Tresca e la trasmissione di memoria, 139 anni dalla nascita dell’anarchico sulmonese

La trasmissione di memoria come strumento per riprodurre e rigenerare i legami sociali e politici in Valle Peligna.

È questo il senso della giornata odierna organizzata da AltreMenti Valle Peligna e dal Collettivo Studentesco Sulmona iniziata con la deposizione di un mazzo fiori sotto il busto di Carlo Tresca nell’omonima piazza. Tresca, illustre concittadino, sindacalista anarchico e antifascista simbolo della Valle Peligna, è stato ricordato nel suo centotrentanovesimo compleanno.

“In un’epoca di pericolosa riaffermazione dell’intolleranza e della violenza di strada da parte della destra xenofoba – dicono i ragazzi e le ragazze dei due collettivi – ragioniamo collettivamente e quotidianamente sul significato dell’antifascismo, attualizzandolo alla questione dei migranti e dei diritti sociali”.

Ci si è spostati poi nella sede della Cgil dove il professore Edoardo Puglielli ha tenuto una lezione dal titolo: “1919/1926 Dal terrorismo squadrista al regime fascista”. Il professore ha ripercorso tutti gli eventi principali del primo dopoguerra definendo il fascismo come “un fenomeno utilizzato dai poteri industriali per difendersi dall’avanzata socialista – il pericolo rosso – nell’immediato primo dopo guerra” .

Savino Monterisi

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