Uccisi da bocconi avvelenati, allarme per cani e gatti

Due cani padronali sono morti nei giorni scorsi nella zona di Porta Napoli e in particolare in via Montesanto e via Montenero: morte per avvelenamento hanno certificato i veterinari che, però, non sanno spiegarsi da cosa sia stato causato.
Non è chiaro, infatti, se si tratta di bocconi con lumachicida o di altro tipo di esche: certo è che a rimetterci sono stati due animali curati e non randagi.
Secondo alcune segnalazioni, poi, sarebbero sparite sempre nella stessa zona, diverse colonie feline, è quindi probabile che l’intera area a sud della città possa essere infestata.
Sull’origine del fenomeno alcuni si sono chiesti se non sia dovuto all’uso di insetticidi per la disinfestazione che è stata avviata da pochi giorni a Sulmona (fortunatamente non si ripeterà quanto accaduto l’estate scorsa, quando per una “dimenticanza” degli uffici non venne rinnovato l’incarico alla ditta), ma il responsabile della Biblos, Franco Merola, lo esclude categoricamente: “Stiamo facendo in questi giorni l’antilarvale – spiega – che consiste nell’inserimento di pasticche di veleno all’interno di grate, quindi inaccessibili a cani e gatti. La demuscazione tramite nebulizzazione, invece, sarà fatta solo nei prossimi mesi. Quindi escludo nel modo più categorico che la morte dei cani di questi giorni possa essere legata alla demuscazione”.
Nell’estate 2014 si era verificata in pochi giorni una vera e propria strage di gatti: oltre 35 esemplari morti avvelenati. Anche in quell’occasione si pensò all’uso di un prodotto nocivo utilizzato nella fase di disinfestazione, “ma poi si scopri – continua Merola – che le morti erano dovute alla cosiddetta malattia dei gatti, un virus intestinale cioè che colpisce i felini randagi”.
Questa volta però si tratta di cani ed è probabile che ad ucciderli siano stati dei bocconi avvelenati. L’associazione Code Felici raccomanda la massima prudenza e attenzione, specie per chi risiede in questa zona della città e porta a spasso gli amici a quattro zampe (che a Sulmona non hanno un’area di sgambamento dedicata).
Intanto l’emergenza del canile di Noce Mattei non è ancora rientrata, anche se il dirigente del settore, Amedeo D’Eramo, rientrato da un lungo periodo di malattia due giorni fa, ha assicurato che entro la prossima settimana saranno lavorati i mandati di pagamento arretrati per il canile municipale (circa 30mila euro, necessari per il mantenimento della struttura). “Fin quando non vedrò i soldi accreditati sul conto, non ci credo” commenta la Tunno.

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