“Un civico di destra”, Nannarone contro la nomina di Ramunno

E’ una lunga lista di storia ed esperienza dedita al civismo quella che la consigliera comunale, Teresa Nannarone, stila per commentare la carriera del neo assessore al Turismo e alla Cultura, Andrea Ramunno. Una nomina trasversalmente indigesta, sia per parte della maggioranza, con i 5 Stelle che hanno dato una benedizione “a tempo” per l’entrata in giunta di Ramunno, sia per l’ex esponente Dem, ora tra i banchi dell’opposizione.

“Andrea Ramunno è stato consigliere comunale dei cd. civici, ed è stato perciò complice di tutte le scelte della Casini contestate già in campagna elettorale dalla coalizione “Liberamente Sulmona”: Cogesa su tutte”. Anche perché la responsabilità dell’Amministrazione Casini sulla società partecipata è evidente a partire dall’imposizione, arrivata dall’alto, di Vincenzo Margiotta come presidente la cui governance, nel 2018 ha consentito l’ingresso tra i soci di Asm con l’acquisto di una quota, al costo di mille euro, dal Comune di Cansano. All’entrata della partecipata aquilana nella grande famiglia Cogesa venne steso un tappeto rosso, con la possibilità di conferire ad un prezzo ridotto, ovvero a 110,32 euro a tonnellata, che moltiplicati per circa 22mila tonnellate l’anno (ovvero oltre la metà dei rifiuti trattati da Cogesa), si sono tradotti in una perdita di cassa di oltre 250mila euro l’anno. Oltre al danno, la beffa, con i Comuni soci, più virtuosi come raccolta differenziata, con più quote o anche fondatori della società, che si sono trovati a pagare di più di Asm, che scarica a Sulmona rifiuti non differenziati, di pessima qualità e in quantità spropositate.

Ma Nannarone recrimina, soprattutto, “l’aver votato alle regionali il candidato di centrodestra, Marco Marsilio” e la stretta vicinanza al mondo civico. Dall’elezione a consigliere provinciale arrivata nel 2019 grazie ai voti dei Comuni sotto l’influenza gerosolimiana, alla particolare vicinanza politica al profilo di Marianna Scoccia. “Non è un caso – scrive – la sua affermazione secondo cui l’elezione in Regione di Marianna Scoccia sarebbe “un caso studi a livello nazionale”. Un civico quindi, con un bagaglio politico di esperienze fallimentari e inefficienti, non ricandidato alle comunali, che ha votato il centrodestra alle regionali, non solo è stato chiamato dal sindaco a far parte dell’esecutivo, ma ha avute assegnate ben undici deleghe: cultura, turismo, smart city, lavoro, formazione, industria, commercio, artigianato, Pnrr, sport, agricoltura. Speriamo non voglia continuare a gestire anche il bar della piscina comunale”.

Deleghe sulle quali la consigliera si interroga, in quanto “Ramunno – spiega – non ha competenze professionali o di altro genere, da cosa è derivata esattamente la scelta del sindaco? Non è dato sapere.
In realtà manca la ragione politica di una scelta priva di ogni ragione, di un progetto, di una qualsiasi visione futura che non sia l’attaccamento più a lungo possibile a ruoli e poltrone. L’unica spiegazione plausibile visto lo stato confusionale di cui il sindaco è preda dal giorno dopo la vittoria elettorale ad oggi”.

E poi l’attacco diretto a Gianfranco Di Piero, reo di essere “tornato a casa” già prima della nomina all’assessorato del civico Ramunno. Dagli incontri pre-elettorali, che Nannarone contesta, proprio con Andrea Gerosolimo, alla nomina dell’attuale Amministratore di Cogesa, Nicola Sposetti, molto vicino all’universo dell’ex assessore regionale.

“Non mi scuserò mai abbastanza – conclude Nannarone – per non aver saputo fermare un percorso che avevo intuito, come sanno in molti, essere disastroso: un candidato sindaco inadatto, ambiguo, in grado solo di mal replicare uno schema di potere vecchio, polveroso ma soprattutto deleterio per la Città. Quella stessa Città che aveva deciso di guardare al futuro con fiducia e che invece viene quotidianamente tradita dal suo sindaco e da chi lo sostiene”.

9 Commenti su "“Un civico di destra”, Nannarone contro la nomina di Ramunno"

  1. È possibile trovare il CV in amministrazione trasparente?

  2. Questa volta ha ragione su tutta la linea

    • Farà la fine della Bianchi! | 9 Aprile 2024 at 19:56 | Rispondi

      Ahimè ha torto su tutta la linea! Ramunno nasce come uomo di sinistra, sempre autonomo nelle sue scelte, e anche critico! Lui si che conosce Sulmona, certamente meglio di una consigliera che vuole tutti a nanna alle 23! Ci dica quale curriculum aveva lei quando ha fatto l’assessora provinciale e cosa ha portato al nostro territorio! Largo ai giovani … soprattutto giovani di testa! Sul Cogesa fa bene a ricordare che un suo fedelissimo amico il sindaco di Cansano ha venduto le quote ad Asm. Che poi il giovane Ramunno abbia votato Marsilio … beh nessuno è perfetto!!!

      • Elisabetta Bianchi | 9 Aprile 2024 at 22:41 | Rispondi

        stia tranquillo! non ho fatto alcuna fine e sto benissimo! La ringrazio per la preoccupazione!

        • Evviva il protagonismo…. | 10 Aprile 2024 at 13:19 | Rispondi

          …. Mi scusi…. Ma chi ha fatto il suo nome? Mi pare inoltre che non sia proprio un cognome sconosciuto il suo…. Senza contare che esiste una famosa bicicletta che porta questo nome!.. capisco la sua voglia di protagonismo…. Ma mi pare un po’ eccessiva!!!!!

  3. Il problema era della maggioranza e per lei che è in minoranza il problema non si pone.
    Tantomeno può fare la morale dopo le sue scelte, come non vi sono scusanti anche per le scelte del passato non controllate e mal intuite.
    Che ricostruisca qualcosa di buono.

  4. ma quiss ancora che parla, non ricordo ancora cosa ha fatto per Sulmona in vita sua!

  5. Cittadino non prevenuto | 9 Aprile 2024 at 21:22 | Rispondi

    Ma lasciatelo lavorare sso ragazzo.
    Siete proprio cococciari sempre a sprecare energie contro gli avversari politici locali e mai per creare sinergie, coltivare idee di ampio respiro come fanno tutti in Abruzzo d’altra parte. No Sulmona no, rimane al ” Ca da fa tooo?”

  6. QUO USQUE TANDEM ………….
    Niente da fare la voglia di apparire annebbia il cervello.
    Ha ragione qualcuno, che ammiro perche scrive sui social con nome e cognome.
    Ed a Sulmona è un cognome pesante, politicamente parlando il più pesante.
    Me ne strafrego, rispondono, alzo il tiro

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