Un custode per gli impianti sportivi: il Comune si gioca la partita

Per chiudere il cerchio delle esternalizzazioni della gestione delle strutture sportive, sarà necessario probabilmente più tempo di quanto previsto. Uffici troppo oberati e procedure complesse.

L’assessore al ramo, Elio Accardo, ha però comunque intenzione di iniziare ad “allenarsi” e per il 2024 l’obiettivo è quello di affidare almeno una delle strutture sportive in gestione. Le priorità sono sostanzialmente tre: il Palasport di via XXV aprile, la palestra Serafini all’Incoronata e lo stadio Pallozzi su cui proprio ieri, tra l’altro, il Comune ha dato mandato, con una spesa di circa 5mila euro, alla LND Servizi di rinnovare l’omologazione del campo che scadrà, sul filo del “fuori gioco”, il prossimo 7 febbraio.

Proprio il Pallozzi è stato oggetto nel 2021 e nel 2022 di un bando per la gestione, a cui però, alla fine, nessuno si è sentito di rispondere. Troppo alte le richieste da parte del Comune, specie in relazione alle garanzie fideiussorie da presentare. Tant’è che l’Ovidiana calcio, che era in prima linea, alla fine ha deciso di non andare fino in fondo all’ultimo bando, complice anche la crisi ucraina che ha fatto lievitare pesantemente i costi di gestione per un impianto, come lo stadio, che è fortemente energivoro.

Chi avrebbe urgente bisogno di un “custode” è invece il Palasport di via XXV aprile: la struttura è utilizzata da molte associazioni e dalle scuole e gli effetti dell’uso promiscuo sono evidenti. La struttura di via XXV aprile è spesso oggetto di atti di vandalismo, tanto che qualche settimana fa il Comune è stato costretto a chiuderla e a riaprirla poi solo dopo aver interdetto una parte degli spogliatoi e dei bagni. Il Palasport, proprio per essere così frequentato, avrebbe bisogno di qualcuno che si assuma la responsabilità di gestirlo: dal chiudere le porte, a mettere la carta igienica nei bagni, fino a segnalare, prima che diventino problemi, le criticità strutturali che pure non mancano. Si tratta tuttavia di una struttura molto ambita e per questo c’è da presumere che gli aspiranti gestori saranno più di uno. In altre parole bisognerà capire come fare per scegliere il migliore, su quali basi economiche e accordi.

Dove invece ci sono i primi passi di esternalizzazione, è all’Incoronata: la palestra Serafini, quartier generale della Fustal Sulmona, potrebbe essere presa in gestione, a partire da quest’anno, proprio dalla società di calcio a cinque. Nei giorni scorsi l’assessore ha incontrato i dirigenti della società che hanno mostrato interesse ad avere le chiavi della struttura e non è escluso che l’accordo possa concludersi in tempi relativamente brevi. “Dobbiamo verificare con gli uffici le modalità e le condizioni – commenta Accardo – ma almeno questa partita potrebbe chiudersi entro l’anno. Per le altre strutture bisognerà verosimilmente attendere il 2025”.

1 Commento su "Un custode per gli impianti sportivi: il Comune si gioca la partita"

  1. Importante è che l’esternalizzazione non diventi gestione privata di un bene pubblico. Luce Acqua Riscaldamento e riparazioni varie dovrebbero essere esclusivamente a carico delle Società utilizzatrici come d’altronde avviene per gli Impianti Privati. Una percentuale dei singoli iscritti inoltre deve essere versata nelle Casse Comunali ponendo cos’ fine al famoso detto “tu paghi ( Comune) ed io incasso (Società…..Forza Assessore…

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