Una “casetta” abusiva per il vice sindaco, assolti gli ex vertici del Parco Majella

Porte sostituite con finestre, ampliamenti, pedane e due nuovi prefabbricati con base in cemento e mura in legno per un totale di circa cento metri quadrati realizzati, secondo l’accusa, senza permesso a costruire e in violazione dei vincoli imposti dalle norme del Parco e, soprattutto, in barba al diniego che l’ex direttore Nicola Cimini, aveva opposto alla sanatoria.
Con l’accusa di abuso d’ufficio erano finiti davanti al tribunale di Sulmona l’ex presidente e l’ex direttore del Parco Majella, Franco Iezzi e Oremo Di Nino, assolti oggi perché il fatto non sussiste dal collegio del tribunale presieduto da Giorgio Di Benedetto.


I fatti risalgono al 2013 quando il vice sindaco del Comune di Caramanico Terme, Antonio De Vita, ripropone la richiesta di ampliamento di una sua proprietà in località San Paolo a Caramanico, che già in passato era stata rigettata dal Parco.
Questa volta, però, secondo l’accusa, si trova davanti vertici più compiacenti, ovvero il presidente Iezzi “interessato ad una favorevole definizione della pratica ed autore di interventi sui diretti collaboratori a tal fine” e il direttore De Nino che rilascia materialmente la sanatoria dopo essere stato nominato come sostituto di Teodoro Andrisano, contrario alla sanatoria stessa.
Accuse infondate ha stabilito oggi il tribunale, assolvendo entrambi gli imputati, difesi dall’avvocato Alessandro Margiotta, dalle contestazioni mosse.

Commenta per primo! "Una “casetta” abusiva per il vice sindaco, assolti gli ex vertici del Parco Majella"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*