Una residenza per anziani sui terreni -agricoli- del sindaco

“Non ci vedo niente di strano” dice il sindaco di Pettorano sul Gizio, Pasquale Franciosa. Quel progetto di realizzare una casa per anziani al confine con Sulmona, in località Pietre Regie, è d’altronde un’occasione straordinaria per il paese e soprattutto per lui. Perché dei 54mila metri quadrati interessati dalla lottizzazione per la realizzazione di circa 5mila metri di nuovi edifici sui ruderi sparsi, circa 50mila sono i suoi, o meglio della moglie.
Nulla di strano, già, se non fosse che la società proponente, la Edos (che già gestisce la Rsa a Villalago) ha già, come dice lui, “un accordo con noi per la gestione della parte residenziale”, dove con quel “noi”, il sindaco, intende la società Progresso di cui è socia la moglie e che ha in gestione la casa di riposo Mazara a Sulmona.
Nulla di strano, dunque, neanche per il fatto che la trasformazione dei terreni da agricoli in area socio-sanitaria, sia stata avviata qualche giorno fa a pochi giorni dall’approvazione del piano regolatore generale che, guarda caso, prevedeva un’area socio-sanitaria nelle norme tecniche, senza però aver individuato un’area. E’ che qui non si tratta di ampliare un pollaio, insomma, ma di un investimento milionario che coinvolgerà Pettorano e non solo nel profondo. Insomma non proprio una cosa da relegare a fase secondaria del Prg.
A leggere la cronologia degli eventi si resta per lo meno sorpresi: il 25 gennaio scorso le società Trentinotre (che si dovrebbe occupare della fase costruttiva) ed Edos (che si dovrà occupare della gestione) presentano il loro progetto al Suap (sportello unico attività produttive). Una casa di riposo ai piedi del monte Mitra per 120 posti letto: 40 per la demenza, 20 (quelli che oggi si trovano a Villalago) come residenza assistita sanitaria (cioè accreditati) e 60 per la residenza semplice. Circa 90 posti di lavoro e un edificio, si dice, alto quattordici metri al posto dei ruderi oggi presenti.
Il 18 marzo il consiglio comunale di Pettorano approva, dopo anni di gestazione, il nuovo piano regolatore generale. Nelle tavole l’area socio-sanitaria che prima era in un’altra zona, viene cancellata, ma resta nelle norme tecniche di attuazione la sua previsione, senza indicare dove.
Quattro giorni dopo, il 22 marzo, il responsabile tecnico del Comune scrive al segretario comunale, spiegando che c’è un progetto di realizzazione di Rsa in località Pietre Regie e che, insomma, occorre dare una casa a quelle norme tecniche, individuare un’area socio-sanitaria.
La giunta comunale non fa attendere il tecnico: dopo dieci giorni, il 2 aprile scorso, approva (presenti il vice sindaco Augusto De Panfilis e l’assessore Feliciano Marzuolo, assente il sindaco Franciosa) la delibera con cui si avvia l’iter per la Valutazione ambientale strategica e per la variante al Prg, per trasformare cioè i terreni del sindaco da agricoli in area socio-sanitaria.
“E’ solo l’inizio del procedimento – spiega Franciosa – ora si dovrà fare una conferenza dei servizi e poi sottoporre la variante al voto del consiglio. Ci vorrà almeno un anno”.
Tutto normale, anche per il vice De Panfilis: “L’area socio-sanitaria non è stata inserita nel Prg prima perché le tavole erano già fatte – spiega – sarebbe stato complicato cambiare il Prg a due mesi dalla sua approvazione. Sul fatto che la variante coinvolga i terreni del sindaco è un caso, quella è l’area che ci è stata proposta dalla società. Noi ci limitiamo a recepirla”.
Tutto normale, già, nulla di strano.

2 Commenti su "Una residenza per anziani sui terreni -agricoli- del sindaco"

  1. bene,efficienza e celerita’ solo per gli investimenti degli aventi ruolo, quanti i contributi pubblici?Un faro acceso e’ d’obbligo….. Sicuramente i recenti e passati fatti di cronaca,notizie di incongruenze,criticita’,irregolarita’,violazioni ecc,ecc
    di cui i controlli nelle residenze Ra,Rsa o Rp..hanno prodotto “l’accordo”….quindi per evitare il” milionario ” conflitto di interessi non si partecipa all’approvazione….ci si limita al’incasso dei posti letto,naturalmente il progetto forse prevede anche i contributi pubblici,cosi “il profitto” e’ garantito,un gioco facile per capitani senza capitali,complici i politicialtroniladroni che fanno finta di niente,tanto pagano i contribuenti,mentre i “soci” incassano moneta sonante,loro i politici raccontano di servizi ai cittadini,posti letto accreditati….spot pubblicitari per i ritorni particolari,o no?

  2. Mi chiedo, osservando su Google maps l’elevata acclività del versante di montagna sovrastante l’area interessata, come sia possibile costruire una struttura simile sotto un conoide di deiezione ad alta pericolosità causato da eventi idrogeologici che ciclicamente si ripetono nel tempo.
    Ma la tragedia di Rigopiano di Farindola non ha insegnato nulla a questi pseudo amministratori interessati solo all’arricchimento pro domo loro. Bisognerebbe convocare in PROCURA tutti gli attori in Commedia, che potrebbe trasformarsi, presto o tardi, in tragedia.

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