Le sigle sindacali, infatti, si sono allarmante allorquando Prezza ha deciso di mandare a gara la gestione integrata dei rifiuti nonostante socio del Cogesa. Azione che, come un domino, ha provocato diverse espressioni di vicinanza, prima fra tutti Annamaria Casini, sindaco di Sulmona, e Enio Mastrangioli, ex sindaco di Raiano. Che qualcosa non va tra Comuni e Cogesa, d’altronde, non è solo la scelta di Prezza a darne esempio. Il malcontento circa il “non” ribasso delle tariffe, infatti, sta smuovendo anche i sindaci dei centri più piccoli i cui anche minimi risparmi rappresentano preziose risorse. C’è chi fa il semplice esempio, di una certa chiusura del Cogesa, partendo proprio da Prezza dove la società partecipata ha risposto alla gara proponendo una spesa inferiore alla precedente e nonostante il rifiuto, secondo la sindaca Marianna Scoccia, di rivedere le tariffe da parte dell’amministrazione Scoccia. Richieste e rifiuti che sono arrivati anche ad altri sindaci.
Ognuno nelle sue posizioni, con le proprie ragioni, giuste o sbagliate che siano, la discussione sul Cogesa deve necessariamente ampliarsi e toccare diverse sfumature: i costi per i comuni, l’occupazione, l’atteso iter regionale per a gestione dei rifiuti integrata che partirà a giorni.
Sul piatto le pietanze non mancano e, con la guerra alla pax dimasciana, nemmeno le spezie.
Simona Pace
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