Zona Peep, un attivismo ancora “da ufficializzare”

“Vogliamo essere una risorsa non un problema”. Il direttivo del comitato Zona Peep Sulmona apre così la sua conferenza di presentazione della nuova campagna soci che, a dire il vero, ad oggi conta già ben 395 iscritti e non sono pochi. Tanti quelli della città, altrettanti i simpatizzanti dei comuni limitrofi con Pratola, Pettorano, Introdacqua in testa perché il lavoro portato avanti dal comitato piace e lo dimostrano le iniziative che hanno riscosso sempre un notevole successo: dalla festa della primavera a quella dell’estate (si sta organizzando anche quella del 2018) ed il Natale vivo attraverso il presepe. Una realtà attiva che, però, ha bisogno del supporto dell’amministrazione perché di cose da ufficializzare ce ne sono diverse.

A partire da quel parco giochi dato in affido ma solo in via ufficiosa. Da marzo 2017 si attende, infatti, una delibera che ufficializzi la cura di quell’area pubblica che tante ore di volontariato richiede tra aperture e chiusure (da marzo ad ottobre), manutenzione del verde e di tutti i piccoli problemi che possono sorgere di tanto in tanto con relative spese, e non sono poche. “Ad oggi non abbiamo una delibera di assegnazione” spiega il presidente del comitato Bruno Acreman. Di richieste ne sono state inviate tre, a partire dall’era Ranalli, poi ripresentata all’attuale amministrazione che fino ad ora non ha fatto sapere nulla. I rapporti con l’amministrazione languono anche e soprattutto in considerazione di un’altra richiesta inviata addirittura nel 2015, quella per una sede da destinare all’associazione a titolo gratuito. Era il tempo in cui il dirigente comunale rimetteva la cosa alla Giunta (c’era allora sempre Ranalli) per indicare gli indirizzi, poi è arrivato il commissario per arrivare alla Casini alla quale la richiesta è stata presentata a novembre 2017. Lo spazio individuato è quello del “palazzo intelligente” di proprietà dell’Ater all’interno del quale ci sono locali commerciali ad uso comunale. E quasi quasi nessuno lo sapeva fino a quando è arrivato il comitato a ricordarlo all’amministrazione, un iter di acquisizione che si è concluso grazie all’ex assessore Mario Sinibaldi. Ma di permettere l’ingresso al comitato ancora non se ne sa nulla.

Chiedono, dunque, questo quelli del direttivo con l’aggiunta di proposte che variano dal “baratto amministrativo”, già in uso in diverse città d’Italia che prevede, appunto, la manutenzione di uno spazio pubblico in cambio di una riduzione della Tari ad esempio. Chiedono di tirare fuori dal cassetto il piano antenne che regolamenta l’istallazione delle antenne della telefonia mobile “Costato anche un po’- specifica Acreman- e magari adeguarlo alla nuova normativa”, giusto per una tutela maggiore alla salute pubblica. E fanno, infine, un appello agli amministratori dei condomini e ai proprietari di case singole affinché i marciapiedi “impraticabili” vengano ripuliti per permettere il passaggio dei pedoni che normalmente si riversano sulla strada. Un fiume di idee e proposte, quello del comitato, che aspetta soprattutto di essere pienamente recepito dall’amministrazione, almeno nelle fondamenta.

Simona Pace

Commenta per primo! "Zona Peep, un attivismo ancora “da ufficializzare”"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*