Pd, un partito da ricostruire con “umiltà” ed un cambio di passo regionale

(foto di newstown.it)

Si è tenuta martedì nella sala convegni della Residenza dei Marsi di Avezzano,  l’assemblea provinciale del Partito Democratico per fare il punto dopo il voto delle politiche e la cocente sconfitta che ha riguardato il partito. Erano presenti militanti, dirigenti, segretari di circolo, sindaci e amministratori insieme ai Consiglieri regionali Berardinetti e Pietrucci, al vice presidente Lolli, al Presidente Di Pangrazio e all’onorevole Pezzopane.

L’assemblea ha votato all’unanimità la relazione del segretario provinciale Francesco Piacente, che è stato duro ma realista con i suoi: “Siamo alle prese con una sconfitta epocale, un risultato elettorale che impone una seria riflessione su cosa è accaduto nel profondo della società italiana prima ancora che nelle urne. Un risultato che si inserisce nel contesto di un generale arretramento delle forze politiche riformiste, socialiste e progressiste in Europa e nel mondo. Avremo bisogno di molto tempo e di molto lavoro per ricostruire, con umiltà, una linea politica sulle principali sfide della contemporaneità: il lavoro anzitutto, l’accoglienza, la difesa dei più deboli, la comunicazione”.

Alle spalle ci sono sicuramente le elezioni politiche e il partito che va ricostruito, compito assegnato in questa fase di transizione all’ex ministro dell’agricoltura Maurizio Martina, ma alle porte ci sono le elezioni regionali e anche in Abruzzo il Pd deve rinnovare i vertici dopo che Rapino e l’intera segreteria regionale hanno rassegnato le proprie dimissioni. Continua infatti Piacente nella sua relazione: “Eravamo tra coloro che sconsigliavano la discesa in campo alle elezioni politiche del governo regionale. Allo stesso modo, avevamo lavorato affinché ci fosse una composizione nelle candidature di appartenenza, sensibilità, rinnovamento ed esperienza. Su entrambe le questioni non siamo stati ascoltati, anche per questo oggi la nostra comunità politica esige un cambio di passo del partito regionale, rifiutiamo logiche da “capro espiatorio” in cui c’è uno che paga per tutti, ma dobbiamo assolutamente aprire una fase nuova, secondo tempi e modalità che ci indica il partito nazionale. C’è bisogno di un segnale chiaro di discontinuità che apra ad una gestione collegiale garante di più ampi spazi di agibilità politica. Dobbiamo lavorare a una rinnovata unità per aiutare la fase finale della legislatura regionale e preparare l’appuntamento delle prossime elezioni”.

Se inizierà una stagione nuova per il partito o se questo resterà saldamente nelle mani di D’Alfonso e dei suoi fedelissimi lo sapremo domani, quando ci sarà la resa dei conti nel partito con l’assemblea regionale.

Savino Monterisi

1 Commento su "Pd, un partito da ricostruire con “umiltà” ed un cambio di passo regionale"

  1. Antonio Rosmini | 12 Marzo 2019 at 18:33 | Rispondi

    Sì, cambiamo in Regione, ma a Sulmona? Fuori Di Masci e i suoi e aria nuova! Aprite le porte ai giovani, al nuovo! A persone aperte e disinteressate.

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