40 anni di Protezione Civile. A Castel di Sangro il ricordo del sisma del 1984

A distanza di quarant’anni da quei giorni del 7 e 11 maggio del 1984 in cui un forte sisma interessava una vasta area dell’Italia centro meridionale, tra cui l’Abruzzo dove i comuni dell’Alto Sangro riportarono ingenti danni, a Castel di Sangro si è svolto un incontro per ricordare la nascita di un’organizzazione il cui scopo è quello di offrire il proprio supporto nei momenti più critici.

La Protezione Civile nata quarant’anni fa per iniziativa dell’onorevole Giuseppe Zamberletti cui va riconosciuto il merito di aver dato vita a un’organizzazione impegnata nella tutela della integrità della vita, dei beni, e dell’ambiente dai danni e dai pericoli causati da incidenti o disastri naturali. Come il terremoto che quarant’anni fa scuoteva la terra di Lazio, Campania e Molise oltre a quella d’Abruzzo dove la Protezione Civile ha svolto un’intensa azione di supporto a sostegno della popolazione. E che l’Alto Sangro ha voluto ringraziare con un incontro al quale sono stati invitati, tra gli altri, il capo del Dipartimento nazionale di protezione civile Fabrizio Curcio e il direttore dell’Agenzia regionale di protezione civile Mauro Casinghini. Il quale ha sottoscritto insieme al sindaco di Castel di Sangro Angelo Caruso un protocollo d’intesa per “disciplinare l’accesso dei residenti nei comuni dei Campi Flegrei nel malaugurato caso dell’intensificarsi della crisi sismica” come riporta il comunicato dell’incontro.

Un incontro conclusosi con la consegna di attestati di benemerenza agli ospiti Curcio e Casinghini che il primo cittadino di Castel di Sangro ha voluto omaggiare a nome dell’intera collettività.

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