Il cartellone estivo come il manifesto elettorale, questione di cattivo gusto

La campagna elettorale è finita da un pezzo, così il gruppo Futuro Comune non si spiega come l’amministrazione abbia potuto proiettare il manifesto elettorale nel cartellone estivo. Da “Pratola Bellissima” del primo si è passati nel giro di due mesi ad “Estate Bellissima” per il secondo. Un particolare che ai due consiglieri di opposizione Antonio De Crescentiis, ex sindaco, e Gaetano Di Ciocco, csandidato sindaco alle scorse amministrative, non è andata proprio giù. “Si può pensare di trasformare un’iniziativa finanziata con denaro pubblico in una sorta di allungamento della campagna elettorale?- chiedono- E’ una questione di buon gusto”. Secondo i due rappresentanti l’amministrazione sarebbe intenta ad “uniformare l’intera comunità su un modello unico di pensiero? Questo lo vedremo con il passare del tempo”.

Un “marchio di fabbrica” inaccetabile per i due. “Un conto è lanciare un messaggio in campagna elettorale e pagarsi ovviamente le spese, un altro è svolgere una funzione istituzionale, pagarla con i soldi dei cittadini per poi infilarci in maniera pacchiana il nome ed il colore della lista oggi al governo”. “Questo non è mai successo nella storia della nostra comunità e faremo di tutto per non doverci abituare a tanto” annunciano da Futuro Comune che chiudechiedendo chiarezza circa il movimento di soldi necessario al cartellone: da dove sono arrivati, chi li ha reperiti e coe sono stati gestiti.

Commenta per primo! "Il cartellone estivo come il manifesto elettorale, questione di cattivo gusto"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*