Castelvecchio, altri 2 milioni dal Pnrr

Una nuova area verde e l’ampliamento per l’asilo, l’efficientamento energetico del Comune e il rifacimento di piazza San Francesco di Assisi: ammonta a 2 milioni di euro l’ultimo finanziamento ottenuto da Castelvecchio Subequo nell’ambito delle misure del Pnrr e del Pnc inerenti la rigenerazione urbana, la transizione energetica, la digitalizzazione, la scuola e lo sport.

Lo annuncia con soddisfazione la sindaca del centro subequano Marisa Valeri: “A tutto ciò si vanno a sommare i risultati raggiunti insieme agli altri comuni del territorio – spiega la prima cittadina -. La riqualificazione del Distretto Sanitario, ora trasformato in Casa della Comunità, a cui sono stati destinati 1 milione di euro per il potenziamento dei servizi Sanitari ed i risultati raggiunti per le Aree Interne riguardanti la Sanità, Scuola, Trasporti, Agricoltura e Turismo con progetti già attivati ed altri in fase di attivazione”.

In tutto 5 milioni e 170mila euro per la realizzazione di una nuova scuola elementare e media, una rotatoria in via Superequanum, la messa in sicurezza dei torrenti, la sistemazione dei giardini di largo Nenni e dell’area verde Belevedere, la realizzazione di nuovi loculi, la riqualificazione di piazza I° maggio e via Sirente, l’ampliamento di via Gran Sasso, l’ampliamento e il verde dell’asilo, la riqualificazione energetica del Comune, la digitalizzazione della pubblica amministrazione, la messa in sicurezza e ammodernamento del campo polivalente, la riqualificazione di piazza San Francesco d’Assisi, la sistemazione della strada discarica, la riqualificazione dell’ex mattatoio.

“Un’attenta pianificazione insieme ad un preciso lavoro di ricerca ha dato i suoi frutti” commenta la Valeri.

3 Commenti su "Castelvecchio, altri 2 milioni dal Pnrr"

  1. Riflettendoci sopra, credo tu abbia proprio ragione!
    Tanti soldi buttati per opere inutili non strategiche.

    • Ma secondo lei la realizzazione della Casa della Comunità cosa non ha di strategico per la Valle Subequana, come pure migliorare i livelli dei servizi essenziali come la sanità di prossimità, la scuola (realizzazione di nuovo edifico), la digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche, i trasporti, per l’intera la comunità? Ma lei ha mai vissuto la realtà delle Aree Interne, oppure ritiene che è meglio chiuderle queste realtà e spostarsi tutti nelle città?

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