Spopolamento sulmonese: in quindici chiedono la mobilitazione generale per evitare il tracollo

E’ il 31 dicembre 2041 la data segnata in rosso per Sulmona, quando a meno di clamorosi ribaltoni demografici la popolazione crollerà a 16mila abitanti. A certificarlo è l’Istat, che ha effettuato le previsioni sull’evoluzione della popolazione dei comuni italiani con più di 5.000 abitanti fino al 2041. Già lo scorso febbraio, Aldo Ronci con il proprio studio aveva lanciato l’allarme per la città di Ovidio e per l’Abruzzo in generale.

“La dinamica demografica e gli indici analizzati nel report dovrebbero allarmare i responsabili
della cosa pubblica a qualsiasi livello e i cittadini – ha commentato Ronci -. Preoccupante, invece, il silenzio in proposito, a più di un mese dalla diffusione dei dati Istat. L’argomento è di tale gravità che dovrebbe essere al centro di un sistema di interventi che si sviluppino lungo il corso dei prossimi decenni”.

Per evitare il tracollo, un gruppo composto da quindici sulmonesi ha chiesto di mobilitarsi per l’incremento dell’occupazione e lo sviluppo e riequilibrio dei territori regionali in particolare di quello peligno. Tra questi il presidente della Figc, Gabriele Gravina e i giornalisti Angelo Figorilli e Franco Avallone, fino ad arrivare all’avvocato Vincenzo Colaiacovo. Sono loro a chiedere di evitare la rassegnazione per un futuro dai tratti tragici. Gli altri firmatari sono Luciano Angelone, Gianna D’Addamio, Rino Di Fonzo, Giuseppe Evangelista e Mariachiara Guerra. Ma anche gli ex sindaci come Franco La Civita e Lando Sciuba, che si uniscono al coro composto infine da Fabrizio Politi, Giovanni Ruscitti, Maurizio Tempesti e Luca Tirabassi.

Nei prossimi 19 anni la popolazione sulmonese decrescerà del 24,47% con un’intensità pari a cinque volte quella dell’Italia (4,83%) e tre volte quella dell’Abruzzo (8,33). Al termine di questo lasso temporale, Sulmona perderà un quarto della propria popolazione, assestandosi sui 16.744 abitanti e regredendo alla comunità di un secolo e mezzo fa, quando nel 1875 contava lo stesso numero di cittadini.

La città ovidiana, secondo le stime di Ronci, inoltre si classificherà ultima nella graduatoria regionale dei comuni con più di 15.000 abitanti.

Una decrescita caratterizzata dalla quota di invecchiamento molto elevata, pari al 43% nel prossimo futuro, e da una fortissima flessione dei giovani in età di obbligo scolastico che registrerà una
decrescita del 42,99%. Sarà di intensità doppia rispetto a quella italiana che annoterà un decremento del 21,49%. La conseguenza naturale sarà il dimezzamento del numero di classi e di insegnanti, che per lavorare dovranno cambiare sedi scolastiche.

“La flessione pesantissima della popolazione di Sulmona determinerà, di conseguenza, una poderosa diminuzione delle quantità e della qualità dei servizi: sanità, istruzione. trasporti, giustizia, uffici amministrativi, uffici finanziari, banche, forze dell’ordine e, peraltro, si verificherà anche un acuirsi della svalutazione del patrimonio edilizio e un incremento del numero di immobili sfitti”, conclude il comunicato.

30 Commenti su "Spopolamento sulmonese: in quindici chiedono la mobilitazione generale per evitare il tracollo"

  1. Anni e anni di completo disinteresse per questo territorio hanno portato a questo disastro.
    È tutta la popolazione del Centro Abruzzo che dovrebbe fare fronte comune.
    Ci si ricorda di questa città solo quando bisogna venire ad investire per i caxxi degli altri (leggasi SNAM e discarica Cogesa) e per rendere più ricettivo il carcere. Per questo i soldi non mancano.
    Vergugnetev!
    Comunque, complimenti ai 15. Se ci fosse la possibilità di aderire all’iniziativa lo farei volentieri..

  2. Che angoscia

  3. è una barzelletta? gran parte dei firmatari è gente che è stata artefice della decadenza di Sulmona! Ora si ricordano dello spopolamento?
    Età media 80 anni l’uno!!! ANDATE A CASA, largo ai giovani

    • Ridicolo è chi ridicolo dice | 29 Aprile 2024 at 21:40 | Rispondi

      Quando non si è in grado di contestare l’idea si contesta i proponenti. Gran parte chi? A occhio uno è stato sindaco gli altri sono professionisti locali o “emigrate” e neanche su l’età ha colto nel segno. Sapete solo ragionare su pregiudizi non avete uno straccio di idee vivete di rancore e di no siete la principale causa dello spopolamento perché è proprio per gente così per commenti così per questa pochezza culturale e intellettuale che la gente preferisce andare via.

    • Infatti, vedi il centro sportivo gestito ancora da gente di ultra ottanta anni e nessuno dei giovani può lavorare al suo interno e costretti a trasferirsi in altre zone…. vergogna!!!

    • sono pienamente d’accordo

  4. Adesso non rompete il caxxo ! Ce lo meritiamo …..
    Quando abbiamo ignorato e deriso chi cercava serietà e dedizione !
    Quando abbiamo pensato che la discarica non è bella ma fa posti di lavoro !
    Quando abbiamo votato l’amico e non il programma .
    Quando abbiamo cominciato a rassegnarci e a vedere le novità come una barzelletta !
    E se proprio lo volete sapere queste previsioni sono troppo rosee …..il buon Aldo Ronci per pietà non ha calcolato i residenti a Sulmona solo sulla carta ma che in realtà vivono a Pescara o Roma da anni ….se togliamo pure quelli siamo già 4 mosche non Bisogna aspettare il 2040.

    • Il problema è quanti posti di lavoro abbiamo schifato perché brutti e cattivi non il contrario. Basta riflettere su inceneritore medicine bocciato dai soliti professionisti del no esperti di gas di ceneri di targhe di alberi di tutto (tranne che di auto, le proprie, monossido di carbonio) lo hanno aperto in altra città abruzzese a ha fatto altre 35 assunzioni arrivando a più di 100 posti. E non è che gli altri so stupidì e noi siamo i geni. Qua tocca pensare che gli stupidì siamo noi

      • Ma serio dici ??? Se mettono un inceneritore e Sulmona me ne vado pure io
        Sulmona ha bisogno di turismo di qualità …..arte , natura,musei ,,,,vicoli ordinati …..negozi di confetti ….ristoranti ….vinerie …..ecc ecc. no inceneritori .
        Siamo una valle …..se accendo la stufa io la puzza la
        Sente pure che abita in piazza XX ! Non c è ricambio d aria specie l estate

        • Di turismo non si campa e non vedo sulla base di quali competenze i signori del no decidono cosa fa male e cosa no. Visto che una delle prime fonti di inquinamento è il monossido di carbonio cioè lo smog delle auto e le caldaie e non mi pare che su queste su fanno le crociate e manco producono ricchezza o posti di lavoro. E basta con questa storia manco le città che li hanno vivono nello smog o nell’inquinamento. Sulmona ha bisogno di lavoro di qualità non di posti da cameriere o improvvisati affitta camere,

          • E bastaaaaas ….E chi dice che ci devono stare solo camerieri …??? Era per dire che esiste anche
            La fetta del turismo che va rispettata …Sei tu che evidente hai interesse
            Ad avere gli inceneritori ???
            Vatt a durme’ non te lo faremo fare mai …vallo a fa alla casa te’

          • La solita storia di voi poveri di argomentazioni.
            State al chi vi paga evidentemente hai interesse. Io lavoro fuori e vivo fuori anche se residente a Sulmona non ho nessun interesse mi limito d avere idee non interessi e mi permetto il lusso di esprimerle anche contro personaggi e persone di dubbio gusto come lei che evidentemente oltre le illazioni non ha altro da dire. Che basso livello culturale avete voi signori del no. Non avete minimamente idea di cosa sia l’economia di quanto incide il turismo nel creare ricchezza che da sola non basta. Però vi prendete la briga di parlare di tutto a sproposito e quando qualcuno ve lo fa notte passate agli insulti o alle illazioni per non dire altro. Si vergogni

          • Vergognati | 30 Aprile 2024 at 12:49 |

            “Caro” signor Adesso lei è la dimostrazione lampante del perché siamo messi così male.
            Mai vista una tale pochezza di argomentazioni mai vista una tale ignoranza delle cose di cui si parla. E sorvolo sulla bassezza del ricorrere al venticello della illazione del “hai questa opinione perché hai interessi”. Perché la sua posizione non presuppone interesse? Magari lei campa di turismo e sta solo difendendo il suo orticello altro che bene comune.
            L’arroganza dell’ignorante che rifiuta e offende chi la pensa diversamente salvo riempirsi la bocca di parole come confronto o democrazia.

        • Campati in aria | 30 Aprile 2024 at 12:37 | Rispondi

          Ma sei serio? Turismo di qualità? Con il corso che è una autostrada con residenti che devono passare per forza anche con il passeggio perché hanno il pass, o piazza Garibaldi che è un autodromo perché la gente non può fare 100metri a piedi, o con commercianti che chiudono durante la giostra e albergatori che chiamano i carabinieri per una manifestazione musicale organizzata dal comune? Sulmona ha bisogno di arte musei. Organizza pullman per andare a riprenderci la Monnalisa al Louvre o per farci prestare due quasi dagli Uffizi. Per avere negozi vincerei ristoranti serve gente che ci va e non bastano i turisti come può spiegarti un qualsiasi esercente. E comunque non mi pare che a Sulmona manchino. Quel che manca sono posti di lavoro stipendi. E voi signori del si campa d’aria non ci arrivate proprio. Il comune non assume da anni e non avrà i dipendenti che ha oggi o che aveva ieri, là Magneti Marelli ha oggi la metà dei dipendenti che aveva e vediamo che fine faràa Settembre, il cogesa, secondo datore di lavoro, lo volete chiudere ma dove andiamo così? Non si ragiona per ideologia e per contrasto bisogna cercare una via di mezzo perché la Sulmona che vi immaginate voi signori del no non esiste e non potrà esistere perché la,gente deve campare e non si campa d’aria né facendo il cameriere. Il problema non siete solo voi ma la politica che vi dà retta e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, un paese povero

  5. Ci state insultando? I ragazzi come me che abbiano voluto rigenera questo città avendo tutto in regola il sistema oltre a ignorare le nostre richieste ci impedisce la burocrazia comunale…che volete dai giovani? Se ne vanno ove li danno possibile

    • Hai perfettamente ragione soprattutto sulla burocrazia che però non è una entità astratta sono concittadini che remano contro la propria città e la politica tutta muta. Basta mettere in sequenza i danni fatti ultimamente: area camper, mensa, cassonetti humana, distributori acqua, parcheggio coperto e nessuno è stato punito anzi tutti sono stati premiati

      • Non dimentichiamo anche il servizio delle biciclette pagato con soldi pubblici

        • E si mo so le biciclette il motivo delle spopolamento…..secondo me sono i soggetti come te che si nascondono dietro un nick per offendere Attilio D’Andrea , mo se le biciclette le avesse messe Gigione stavi a lecca pure la camera d’aria .

          • Quale sarebbe l’offesa? Quella di essere incazzata per avere speso soldi pubblici (nostre tasse) per un servizio che non c’è??? Badate bene a quello che scrivete

  6. Gli anni’60/’70 , con l’avvento della “zona industriale” , hanno creato una illusione collettiva che questa fosse la “gallina dalle uova d’oro ” per la Valle Peligna , area a vocazione agricolo-pastorale , turistico-culturale . L’illusione è stata presto smentita dai fatti. Conosciamo i motivi storici e politici di tali scelte. Conseguenza :Industrie chiuse , industrie traslocate altrove , economia in crisi , disoccupazione ed emigrazione ecc. Ma una possibilità forse c’è. Il recupero di agricoltura biologica e indotto (industriale : prodotti esenti da inquinanti ) , di pastorizia e allevamenti e indotto (prodotti biologicamente garantiti) , turismo ( in tutte le sue sfaccettature : cicloturismo ,turismo equestre , turismo culturale,attività ricettiva ecc. ) ……

  7. … rassegniamoci… leggendo alcuni commenti, si capisce che il problema più grande è solo uno:
    LE COCOCCE che vi abitano… siamo diventati già un paese di anziani e di una moltitudine di “ fumati”…

    • Il fatto che ci saranno “minori servizi, minore lavoro etc..” non è una cosa inevitabile, come non lo sarebbe allo stato attuale, ma la conseguenza di scelte politiche risibili pur nel declino generale italiano. Ma se chi chiude gli ospedali, le scuole, le caserme, le fabbriche continua a prendere voti alle elezioni, che vulet?

  8. Premesso che non sono di Sulmona, ma vi ho lavorato x 18 anni cercando in tutti i modi di fare rimanere in vita un ufficio regionale ora in corso di smantellamento ( l’ennesimo) mi sorge una domanda spontanea…
    ma un comune dove ogni 6 mesi, o meno, ci sono crisi, rimpasti e dimissioni con una tale basso livello della politica ( tutta) da non essere in grado di eleggere un consigliere regionale di peso, un comune con una parlamentare ( ex) da cercare tramite ” chi l’ha visto” come può invertire un trend così negativo? E che si finisse con la solita manfrina degli ambientalisti del no solita scusa x attribuire ad altri i propri fallimenti e le proprie incapacità di promozione e programmazione

    • Luigi Gagliardi | 30 Aprile 2024 at 09:57 | Rispondi

      Purtroppo più si impoverisce l’economia della zona più appaiono personaggi in cerca di stipendio che non saprebbero in che altro modo campare.

    • Grazie agli intellettuali di Sulmona che ora si ricordano di fare le loro analisi!! Fino ad ora che hanno fatto pur ricoprendo ruoli di primo ordine, consiglieri regionali sindaci giornalisti uomini influenti mischiati nella politica solo per parlare. Ora si ricordano di Sulmona? Se ne dovrebbero andare loro per primi!Con figli e figliastri sistemati nei posti tramandati o acquisiti per raccomandazione! Baronetti che hanno fatto a pezzi Sulmona senza una programmazione!Jammo’ mo`

      • Ma scrivete così giusto per dare fiato alle vostre frustrazioni e invidie?
        Sempre questa inutile acredine e polemica che tra le altre cose manco si basa su cose serie e vere. Quali ruoli di primo ordine? Le analisi sullo spopolamento sono annuali su base censimento istat altro che si ricordano ora di fare le loro analisi. Le fanno quando escono i dati. E lei che parla che contributo da? Cosa fa o cosa ha fatto lei per Sulmona oltre praticare il solito sport del parlare male e causare altri a minchia. Ci illumini lei ci spieghi l sua programmazione, jammò su perché a chiacchiere siete tutti forti

  9. Il fatto che ci saranno “minori servizi, minore lavoro etc..” non è una cosa inevitabile, come non lo sarebbe allo stato attuale, ma la conseguenza di scelte politiche risibili pur nel declino generale italiano. Ma se chi chiude gli ospedali, le scuole, le caserme, le fabbriche continua a prendere voti alle elezioni, che vulet?

  10. Il Presidene Gravina potrebbe fare molto, se solo lo volesse, per portare le istanze di Sulmona all’attenzione di chi potrebbe aiutarla.
    Lo faccia e gli saremo eternamente grati.
    Ciò non toglie, ovviamente, che un impegno totale delle forze politiche locali, regionali e soprattutto della popolazione del Centro Abruzzo siano determinanti.

  11. Qui leggo commenti di tanta gente che inveisce contro questo o quel politico, senza però considerare che il fenomeno dello spopolamento, ancorché più accentuato in Abruzzo, corrisponde ad una tendenza generale dell’ Italia intera, soprattutto nelle aree interne, montane delle Alpi e dell’Appennino, in modo ancor più accentuato al centro-sud.
    Certo, nel caso specifico di Sulmona, collocata com’è al centro della regione, in posizione baricentrica rispetto a un centro popoloso come Pescara e soprattutto una città briosa, blasonata e dinamica come L’Aquila, la cosa stupisce un po’.. ma credo che, oramai, sia tutto ineluttabile.
    Se si guarda (anche su Wikipedia, se si vuole) la popolazione di tutti i comuni montani sotto i 5000 abitanti, si nota che pure quelli che oggi hanno poche centinaia di abitanti (oltretutto perlopiù anziani) avevano qualche migliaia di abitanti fino agli anni ’60 / ’70. Poi è subentrato il tracollo. Molti centri hanno perso fino al 70-80% della popolazione!
    Il mondo è cambiato; in Italia e non solo a Sulmona abbiamo (giustamente!) aspettative di benessere dalla vita e dal lavoro che forse non avevano i nonni e che in Italia solo gli immigrati (cinesi, nordafricani, europei dell’Est) non hanno così accentuate.
    Tra i giovani Italiani, chi più s’arrischia a metter su famiglia e a far figli in uno un contesto di generale insicurezza economica e lavorativa?

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