A Porta Manaresca il Palio della Cordesca 2024. In tanti al Pallozzi per tifare i piccoli della Giostra

É stato il sestiere di Porta Manaresca ad aggiudicarsi il Palio della Cordesca 2024. Una ventunesima edizione “combattutissima” quella conclusasi ieri allo stadio Pallozzi di Sulmona dove, per la sesta volta, il sestiere rosso blu si è aggiudicato l’ambito palio dopo aver battuto nella gare finali il borgo Pacentrano.

Tre vittorie su quattro quelle riportate da Manaresca nelle sfide combattute prima dai piccoli della scuola primaria e poi dai ragazzi della scuola secondaria di primo grado. Una giornata la cui atmosfera è stata scaldata dal numeroso e caloroso pubblico che ha riempito lo stadio, nonostante la pioggia abbia costretto ad annullare il corteo storico. Tempo all’inizio inclemente che però non ha impedito di vivere “uno dei momenti più belli della nostra manifestazione” ha commentato il presidente dell’associazione culturale Giostra Cavalleresca Maurizio Antonini.

Prima le sfide eliminatorie che hanno decretato l’accesso in semifinale di porta Manaresca, borgo Pacentrano, sestiere di porta Filiamabili e sestiere di porta Japasseri e poi, nelle finali, il successo di porta Manaresca i cui protagonisti sono stati premiati con il palio realizzato dal maestro Alessandro Serafini che ha invitato tutti a vivere il momento di festa insieme ai vincitori. Al secondo posto si è classificato il borgo Pacentrano, seguito da Filiamabili e Japasseri, mentre a chiudere la classifica sono stati borgo San Panfilo, sestiere di porta Bonomini e borgo di Santa Maria della Tomba.

Ad esprimere soddisfazione “per la appassionata partecipazione di tutti” il sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero che ha premiato i piccoli cavalieri sottolineando come il successo di questa ventunesima edizione dimostra che “la Giostra sta lavorando bene”. Parole che si aggiungono a quelle del presidente della fondazione Carispaq Domenico Taglieri per il quale “aver inserito la Giostra tra i progetti della fondazione darà una solidità economica ad una manifestazione che, nel segno di Celestino V, guarda all’Europa”.