Acque agitate all’Incoronata, in piscina arrivano i romani

Le acque, è il caso di dire, sono molto agitate; perché dopo trenta anni quasi di gestione il Centro nuoto Sulmona potrebbe dover lasciare la piscina comunale dell’Incoronata. Almeno per il prossimo anno. La gara ponte, per la durata di nove mesi più tre, fatta nelle more del bando europeo, ha infatti visto una società di Roma, la Ass Roma Nuoto, classificarsi prima nella graduatoria tra le tre concorrenti che avevano risposto alla manifestazioni di interessi per la gestione della struttura comunale.


La società romana, che già gestisce una struttura a Reggio Calabria (il Centro sportivo Caserta) e a Frascati (il Centro sportivo Le Colline), ha infatti sbaragliato la concorrenza rappresentata dal Centro nuoto Sulmona (che pure era risultato prima nella proposta tecnica) grazie ad un’offerta talmente vantaggiosa economicamente (il 50% di ribasso sul contributo comunale) da risultare anomala.
Nella graduatoria finale, così, la Ass Roma Nuoto ha ottenuto un punteggio di 98.92, a fronte del 90.98 fatto dal Centro nuoto Sulmona (con un ribasso economico di appena il 5%) e al 90.53 del Centro nuoto Fiuggi (che pure aveva fatto un ribasso del 51%).
Per questo dopo l’apertura delle buste lunedì scorso, il Comune ha deciso di sospendere l’affidamento del servizio di gestione, per richiedere cioè, come prevede la procedura, spiegazioni alla società romana dell’anomalia dell’offerta. La Ass Roma Nuoto avrà ora quindici giorni di tempo per spiegare come farà a far quadrare i conti, garantendo come prevede il capitolato l’assorbimento dei lavoratori (sette persone) e l’apertura della struttura.


Il ribasso economico, tuttavia, seppur alto in termini percentuali, è abbastanza modesto rispetto al valore dell’appalto: una differenza di 25mila euro (rispetto al contributo comunale che è di 51mila euro l’anno) su un giro d’affari calcolato in 527mila euro.
Conclusa la procedura di verifica dell’anomalia, quindi, il Comune già entro la fine del mese dovrebbe procedere all’affidamento della gestione per un anno. Il che potrebbe significare per il Centro nuoto Sulmona, in caso di aggiudicazione alla società romana, lasciare l’attività a metà stagione, con le due squadre di pallanuoto che resterebbero orfane di una struttura in città.


Il Centro nuoto Sulmona si era aggiudicato l’ultimo appalto nel 2009, appalto scaduto il 31 agosto scorso. Sabato scorso sono quindi scaduti anche i tre mesi di proroga concessi nelle more dell’espletamento della gara ponte, ma vista l’anomalia dell’offerta i sulmonesi resteranno in acqua fino a quando la procedura non sarà conclusa con l’affidamento definitivo.
E non mancano preoccupazioni anche tra i frequentatori della piscina, perché a differenza del Centro nuoto Sulmona, i romani, che vantano una squadra in A1, hanno la scuola nuoto solo dal 2018, mentre la società è stata fondata nel 2008.

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