L’Agir mette in crisi la coalizione Lega-Forza Italia

Una alleanza politica, in vista delle prossime regionali, messa in crisi da tutta la vicenda Agir (l’Autorità regionale dei rifiuti) che ha visto la Lega fuori dagli accordi per la formazione del Consiglio di amministrazione, spartito tra centrodestra e centrosinistra, e che a questo punto potrebbe far saltare una coalizione, già nell’aria, con il centrodestra stesso. Come anticipato l’assemblea di ieri rimescola un po’ le carte in tavola sul fronte della politica regionale.

Un’assemblea che ha attirato contestazioni e ammonimenti, l’ira della Lega contesta oggi gli ultimi movimenti e “ammucchiate”, parlando anche di “golpe” per aver impedito al partito salviniano di presentare una lista autonoma. “A loro le poltrone (ancora per poco), a noi la responsabilità di affermare anche in Abruzzo un governo che sia di vero cambiamento” esordisce il segretario regionale della Lega-Salvini in Abruzzo, Giuseppe Bellachioma. Il segretario condanna quanto accaduto ieri nell’assemblea: “Si tenta di mandare al macero il centrodestra abruzzese grazie alla votazione inciucio, peraltro illegittima, con la quale si sono costituti gli organismi di gestione del comparto rifiuti”

Bellachioma che annuncia la sospensione della partecipazione ai tavoli di coalizione, incalza “L’ammucchiata tra Partito Democratico, Forza Italia, Fratelli d’Italia e referenti di Gerosolimo e Di Matteo è di assoluta gravità perché legittima la presenza abusiva di Luciano D’Alfonso in Regione e rende emblematica la scelta di FI d’accontentarsi delle briciole pur di esserci, regalando il potere gestionale del comparto rifiuti nella sua interezza al PD. Per Forza Italia, sottolinea l’onorevole, “sono gli ultimi colpi di coda per cercare di mettere a reddito le macerie di ciò che gli è rimasto (la perdita sistematica di consenso ne è la testimonianza). Con questa manovra ha messo in discussione il perfezionamento di un’alleanza di centrodestra a questo punto non scontata”. Il segretario leghista denuncia il fatto “gravissimo” del “golpe che ha impedito, attraverso la scelta della lista unica, il diritto dovere di chi dissente, di presentarsi con una propria lista”.  Ma la Lega non starà a guardare e sta già predisponendo un ricorso al Tar.

All’indomani del Consiglio della “discordia” la situazione politica regionale si presenta pressapoco così: Forza Italia vorrebbe candidare Antonio Martino, vicino a Gerosolimo; il centrodestra, dal suo canto, punta su Fabrizio Di Stefano,  parte delle liste civiche, che potrebbe andare a genio anche alla Lega; per il centrosinistra dovrebeb candidarsi Legnini; mentre i Cinque Stelle la Marcozzi. Annunciando la rottura con Forza Italia la Lega potrebbe a questo punto correre da sola (con il fronte del centrodestra diviso su due candidati) oppure accordarsi, seguendo la linea nazionale, con i pentastellati.

Intervengono, a proposito, anche i coordinatori regionali di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi e Giandonato Morra: “L’elezione degli organismi dell’Agir è il frutto di un ragionamento tra i Sindaci abruzzesi e non certamente di un accordo politico. Fratelli d’Italia ha inteso, come giusto che fosse, non occuparsi dell’istituzione Autorità di Gestione Integrata dei Rifiuti Urbani, e questo per lasciare ai Sindaci, che vivono quotidianamente il problema dello smaltimento dei rifiuti, ampia autonomia organizzativa della nuova Autorità Regionale. Preme evidenziare, a scanso di equivoci, che la proposta di Pierluigi Biondi, Sindaco del Capoluogo abruzzese, come Presidente dell’Assemblea dei Sindaci, era stata già avanzata, nella riunione del 31 maggio, e accettata per acclamazione dai componenti l’Agir in segno di riconoscimento nei confronti della città de L’Aquila. Fratelli d’Italia, unica forza di centrodestra che non ha mai flirtato né col Pd né col Movimento 5 Stelle, è impegnato nella nostra regione a lavorare per costruire un’ampia coalizione di centrodestra aperta a tutte le liste civiche alternative al centrosinistra, per mandare a casa il Partito Democratico e permettere al centrodestra di governare la Regione Abruzzo”.

 

 

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