Ha insistito, l’assessore, sugli aspetti tecnici della gara d’appalto, contestando il basso punteggio attribuito (secondo lui) ai prodotti locali e la cifra a base d’asta di 4,70 euro a pasto troppo bassa, sempre secondo lui.
Aspetti tecnici che, tuttavia, non compete certo discutere alla politica che, secondo legge, si deve limitare a dare indirizzi (come sono stati dati) e lasciare agli uffici il compito di sviluppare e scrivere bandi e criteri di gara.
Il lavoro della commissione, però, non è finito, perché l’organo presieduto da Maurizio Balassone ha deciso di proseguire le audizioni la prossima settimana, quando saranno chiamati a raccontare quanto accaduto il segretario comunale Nunzia Buccilli, il responsabile del procedimento Alessandro Ginnetti e l’assessore all’Istruzione Pierino Fasciani.
Al termine dei lavori si deciderà dunque se inviare la relazione finale anche alla procura della Repubblica, sempre che i magistrati non decidano autonomamente di capire cosa è accaduto e cosa sta accadendo intorno ad una gara d’appalto europea dal valore di 2,8 milioni di euro.
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