Bretella ferroviaria, al via i lavori che declassano Sulmona

I lavori sono iniziati e d’altronde nessuno ha tentato di fermarli politicamente, da quando a dicembre 2015 vennero annunciati dal governatore Luciano D’Alfonso e poi confermati con una delibera dell’aprile dello scorso anno. Il piano per escludere la stazione di Sulmona dai collegamenti tra L’Aquila e Pescara è partito. Un investimento di circa 11 milioni di euro che servirà per riattivare e completare una vecchia tratta ferroviaria disegnata prima della Pescara-Roma.
A differenza di quanto si pensava, però, l’allaccio non verrà fatto a nord di Pratola, ma tra Pratola e Sulmona, ovvero a duecento metri dalla stazione del capoluogo peligno. In località Santa Rufina, al confine tra i due Comuni, infatti, sono iniziate le opere di sbancamento e ripulitura dei terreni già di proprietà di Rfi: un tragitto che appare, oggi, ancor più una beffa per Sulmona che per poche centinaia di metri, di fatto, verrà esclusa dal collegamento tra il capoluogo di regione e Pescara.
L’investimento rientra tra le opere finanziate dal Masterplan, il progetto da 1,5 miliardi di euro (la metà dei quali già programmati) che è seguito al cosiddetto piano per il Sud lanciato da Renzi quando era premier e raccolto con solerzia dalla Regione.
D’Alfonso aveva indicato la bretella di Pratola come una priorità, finalizzata a ridurre i tempi di percorrenza tra Pescara e L’Aquila a circa 80 minuti. L’operazione sarà possibile attraverso l’eliminazione della cosiddetta “S” che incrocia le linee ferroviarie Pescara-Roma e Sulmona-Terni e la realizzazione di una curva, con circa 550 metri di strada ferrata, che permetterà, poco prima della stazione di Sulmona, di collegare in modo diretto (senza bisogno cioè di cambio) le due linee ferroviarie. Così facendo per intercettare le linee ferroviarie per L’Aquila, da Sulmona, ci si dovrà recare a Pratola.
Il progetto, che dovrebbe essere concluso entro il 2018, è stato accolto con favore soprattutto dagli aquilani e con troppa indifferenza, forse, dai sulmonesi che, da questa operazione, verranno fortemente danneggiati.
E non solo perché creerà molti problemi e disagi ai pendolari che quotidianamente si recano all’Aquila, ma anche perché è un’ulteriore conferma del declassamento della stazione ferroviaria di Sulmona, un tempo considerata snodo importantissimo per il traffico su ferro nel centro Italia.
Dopo la chiusura della linea per Napoli, che ha cancellato il ruolo di collegamento con il Tirreno, ora arriva questo ulteriore declassamento dello snodo sulmonese che non sarà più utile ai collegamenti tra costa e interno.
Sul piede di guerra c’è il comitato pendolari che ieri stesso è andato a documentare i lavori in corso e che ha chiesto un immediato intervento della politica.
Ma il treno, è il caso di dire, sembra essere già passato.

3 Commenti su "Bretella ferroviaria, al via i lavori che declassano Sulmona"

  1. Così ci guadagneranno i pullman che sicuramente saranno più comodi dei treni a Pratola

  2. Sulmona un po’ la volta sta tirando le cuoia. Si cominciò dal distretto militare, in seguito è stata dismessa la caserma Cesare Battisti ed il comando penitenziario militare con reggenza generalizia e tutto ciò che vi era attinente. Si è paventato la soppressione del vescovato e non mancherà modo di tornarci, così come per il tribunale. Molte attività sono andate a ramengo,vedi Tonolli, Crodo, e tante altre. La FIAT pare voglia disfarsi della Magneti Marelli..Ora la tratta per l’Aquila con snodo principale a Sulmona va a farsi fottere. Cosa resterà… era una canzone di RAF , mi pare. Metteteci voi le parole sull’aria musicale.

    • Aggiungeteci che è stato soppresso anche l’Ispettorato delle comunicazioni (già Circolo Costruzioni Telegrafiche e Telefoniche) che aveva competenza su due regioni (Abruzzo e Molise) e che ora è stato incorporato a quello di Roma.

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