Si chiude con l’ennesimo proscioglimento l’inchiesta post-sisma nel Comune di Bugnara. Un’indagine lunga e datata, che ha visto quasi sessanta indagati comparire in diverse puntate davanti ai giudici del tribunale di Sulmona.
Oggi, in particolare, erano stati chiamati a rispondere in otto del reato di peculato tra sindaco, ex sindaco, tecnici comunali e professionisti incaricati dei lavori nel centro peligno, rei, secondo l’accusa, di aver elargito compensi non dovuti per la riparazione dei lavori minori, i cosiddetti interventi di tipo A dal contributo massimo di 10mila euro.
Secondo l’accusa l’amministrazione comunale con la complicità dei tecnici avrebbe liquidato parcelle non dovute o comunque in eccesso al dovuto, rispetto a lavori che non erano supportati da una verifica reale del danno e dei lavori fatti. Già dalle prime udienze, però, il giudice Giorgio Di Benedetto aveva dato una lettura diversa di quelle schede da compilare per ottenere il contributo, una lettura che, oggi, è stata confermata dal Gup Giuseppe Ferruccio che ha prosciolto tutti e otto gli indagati.
Sotto processo erano finiti in particolare l’ex sindaco Domenico Taglieri, l’attuale sindaco Giuseppe Lo Stracco e ancora il tecnico comunale Antonio D’Angelo e i professionisti Giovanni Colangelo, Gennaro Di Piero, Walter Ventresca, Pasquale Franciosa e Gianni Giorgi.
L’indagine era stata compiuta dalla guardia di finanza nel 2011 e oggi, almeno su questo filone, quello dei danni di tipo A, la vicenda può dirsi conclusa. Su Bugnara, e sulla ricostruzione post-sisma, però ci sono ancora procedimenti pendenti presso la procura e che riguardano altre vicende, tra cui quella sulla ricostruzione della scuola del paese.
Tutto apposto… stavano scherzando….
bene, ai vertici del palazzo ci sono tutte persone del luogo,con famigliari,parenti,affini allargati,amici,amici di merenda,amici degli amici,ecc,quindi…forse manca la serenita’,
l’imparziabilita’,i giudici devono essere distanti…terzi,neutrali,giusti,o no?