Casini, maggioranza “pentaleghista” ha tradito gli elettori sul metanodotto

Arriva il duro attacco della sindaca di Sulmona Annamaria Casini alla maggioranza “pentaleghista” – M5S e Lega – colpevole di aver tradito elettori e cittadini per aver promesso in campagna elettorale l’opposizione al Tap e al gasdotto Rete Adriatica che attraverserà la Valle Peligna. In realtà l’opposizione ai due gasdotti è stata fatta dall’azionista di maggioranza, il Movimento 5 Stelle, mentre la Lega si è sempre dichiarata a favore delle cosiddette grandi opere strategiche.

“Attendo ancora una risposta dal ministro Sergio Costa per un incontro – scrive in una nota Casini – richiesto oltre un mese fa, e mi aspetto onestà intellettuale da chi oggi deve giustificare queste scelte incoerenti con quanto promesso in campagna elettorale e dannose per un territorio come il nostro a forte rischio sismico, che da anni ne manifesta contrarietà su tutti i fronti attraverso atti e documenti”.

Scrive ancora Casini: “A dicembre scorso mi dimisi in segno di protesta contro il vile decreto del Governo Gentiloni, che, alla vigilia di Natale, autorizzò la realizzazione a Sulmona della centrale di compressione gas. Fu un gesto estremo il mio, per urlare l’indignazione di un’intera comunità che rappresento, al quale seguì la mobilitazione dei sindaci dell’area interna abruzzese, il ricorso al Tar presentato dal Comune di Sulmona, un altro ad adiuvandum dai sindaci del territorio, poi dalla Regione Abruzzo e uno di Comitati e associazioni ambientaliste”.

Dopo, ricorda la sindaca, c’è stata la manifestazione dei diecimila di Sulmona, le richieste di approfondimenti scientifici sul rischio sismico fatte al Ministero, un incontro con il presidente dell’Ingv e il Mise, le procedure per far partire il monitoraggio dell’aria in sinergia con Arta Abruzzo e le richieste fatte al nuovo governo di esprimersi politicamente su Rete Adriatica.

“Ora apprendiamo la sconcertante notizia che Tap si farà perché costa troppo rinunciare al progetto – conclude la sindaca – a questo punto ritengo sia urgente definire una piattaforma complessiva di confronto tra le istituzioni locali e le attuali forze di maggioranza al Governo non solo in merito al progetto Snam, ma anche al Tribunale di Sulmona, alla sicurezza delle nostre autostrade, al punto nascita nell’ospedale peligno, alla sanità, allo sviluppo della nostra area montana, per conoscere quale sia la loro reale idea per il futuro del nostro territorio e chiedere azioni coerenti e conseguenti”.

In mattinata invece era arrivato il duro comunicato del Coordinamento No Hub del Gas contro la decisione del governo che con il via libera su Tap, apre la strada anche alla realizzazione del gasdotto Rete Adriatica.

Savino Monterisi

1 Commento su "Casini, maggioranza “pentaleghista” ha tradito gli elettori sul metanodotto"

  1. Giovanni Di Simone | 29 Ottobre 2018 at 21:24 | Rispondi

    Questa pupetta ha una visione alquanto ambigua per il suo ruolo istituzionale,se si mette sullo stesso piano degli altri scemarelli pugliesi che fanno cosi’ proteste stupide. Questo metanodotto e’ una linea talmente importante che e’ cosi’ per un outlook
    strategico con una visione di prospettiva d
    almeno 200 anni. L’Italia esporta quasi 700
    miliardi di dollari l’anno ed ha adsolutamente
    bisogno di energia,mentre La GERMANIA pure, ed il resto d’Europa anche) Per motivi tattici L’Italia non puo’ ricevere energia dal North stream poiche’ in caso di qualsiasi crisi politica o militare in nord europa,verrebbe influenzata e comprometterebbe la propria capacita’ produttiva,lo stesso la Germania in malaugurato stato di crisi in sudEuropa non puo’ rimanere senza energia per la sua economia.Questo metanodotto che non piace alla Casini,si deve fare per equilibrio di potenza con il Nord Europa,perche’ il north stream e’ fatto, e se non si fa questo si deve sfasciare anche quello,altrimenti ci indeboliamo economicamente.

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