Caso mense, Di Benedetto si difende: “Non ho potere sulla gara”

Sono solo “provocazioni”, secondo Mimmo Di Benedetto, quelle che oggi una parte delle opposizioni hanno fatto a commento della notizia con cui il nostro giornale ha raccontato quali sono le società in corsa per la gara d’appalto delle mense scolastiche e come, tra queste, ce ne sia una con sede legale nell’ufficio dello stesso Di Benedetto, consigliere comunale di maggioranza e capogruppo del Pd.

“Un castello di carte costruito ad hoc da una minoranza che, strumentalmente, mi tira in ballo, con il sindaco e il Pd, per una vicenda che non ha motivo di esistere perché del tutto arbitraria – scrive l’interessato -. I consiglieri di minoranza Di Rienzo, Di Rocco, La Porta, Petrella, Proietti e Santilli si ergono a paladini di una non meglio presunta ‘inopportunità’ da parte mia perché l’unica offerta avanzata per il servizio della refezione scolastica è stata avanzata da un collega di studio: un imprenditore che legittimamente ambisce a realizzare i suoi progetti”.

Secondo Di Benedetto, il fatto, fermo restando la sua attendibilità, non è di alcun rilievo politico, perché la politica, sostiene, non entra in alcun modo nei procedimenti amministrativi che sono ad appannaggio degli uffici: “Un consigliere non ha alcun potere decisionale né di orientamento circa le gare che gli uffici comunali bandiscono e ai quali è demandata ogni relativa decisione nel rigoroso rispetto della legge – aggiunge il capogruppo Pd -. L’unica cosa, invece, di cui prendere atto è il risultato concreto e apprezzabile di questa gara: a settembre gli studenti e le studentesse delle scuole sulmonesi potranno usufruire del servizio di refezione”.

7 Commenti su "Caso mense, Di Benedetto si difende: “Non ho potere sulla gara”"

  1. Presa di posizione disarmante. Siamo su scherzi a parte?

  2. Alfredino il pratolano | 22 Giugno 2023 at 20:49 | Rispondi

    Ma non è che c entrano i buffi lasciati dalla precedente signora R…. E l incarico bancario? E questo il filo conduttore?

  3. Il fustigatore | 22 Giugno 2023 at 21:28 | Rispondi

    Sconcertante. Nessuna consapevolezza del ruolo politico e amministrativo ricoperto, né dell’inopportunità sotto il profilo dell’etica comportamentale……povera città

  4. Il fustigatore | 22 Giugno 2023 at 21:51 | Rispondi

    Contrordine si tratta di un caso di omonimia. Non è lo stesso Di Benedetto che non più tardi di qualche mese fa durante la campagna elettorale e ancora prima tuonava contro i metodi poco trasparenti e spregiudicati dei suoi avversari politici (Gerosolimo e Zavarella remember??)

  5. Pappa per tutti.... | 22 Giugno 2023 at 23:34 | Rispondi

    Oltretutto il caro Di Benedetto dimentica che la giunta ha potere sulle gare d’appalto! La giunta fa le cosidette delibere di indirizzo, con le quali indirizza appunto gli uffici a fare delle gare secondo determinati criteri di selezione o requisiti particolari, sempre nel rispetto della legge ovviamente…… Ahahahah e che non ci venga a dire che i consiglieri non sanno cosa deliberano gli assessori su una gara così importante! A dir poco imbarazzante…. come imbarazzante e la sua difesa…..

  6. Ma dai. Io penso non sia assolutamente una cosa volontaria il fatto che la ditta vincitrice faccia sede nello stesso indirizzo e che sia gestita da una banca della quale la persona citata nell’articolo è revisore dei conti.
    Ve lo assicuro io, è stata una coincidenza.
    Ma perché dovete sempre tutti pensar male?
    Siete solo cattivi e invidiosi..
    Io tifo per la mensa, per la banca, per gli imprenditori e per i commercialisti. Forzaaaaaaa

  7. Iet vin per la salvezza di questa ex citta’ che state trasformando in un deserto….

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