Certamen, la voce soffocata di Ovidio

E’ rimasta l’unica voce di Ovidio, a dire il vero un grido disperato e soffocato; perché passato il Bimillenario, quasi chissà in attesa dei denari di legge di cui non si scorge traccia ancora, al poeta latino neanche l’onore della presenza hanno riservato le istituzioni. Questa mattina, così, alla presentazione della tre giorni del Certamen c’erano dirigente e professori del classico, il Rotary che mette in palio una preziosa cinquecentina e gli Amici del Certamen, che il concorso sulmonese lo hanno portato per mano in queste venti edizioni.
Il Comune, dice la dirigente Caterina Fantauzzi, “ha messo a disposizione tutti gli spazi e i servizi”, anche se non è certo che la navetta bus per traghettare i sessantasette studenti concorrenti provenienti da trenta diverse scuole, sarà possibile attivarla, visto che il servizio trasporti è ancora alla prese con l’ennesima emergenza.
E poi ci sono, anzi non ci sono, i soldi: “Stiamo trattando con il Comune per un contributo, dalla Regione speriamo di ottenere qualcosa a rendiconto, dai privati c’è stata poca attenzione – dice la preside – ci sentiamo soli, ma andiamo avanti con un concorso che ormai nel settore è diventato un appuntamento atteso”.
L’unica voce di Ovidio, appunto, considerando che il Centro studi è sparito insieme al suo animatore, il compianto professor Giuseppe Papponetti, e che la ressa delle associazioni intorno alla statua di piazza XX settembre è sparita con l’esaurirsi di ciccia e soldi.
Ma loro, gli amici di Ovidio, restano in trincea e anche per quest’anno hanno organizzato, dal 11 al 13 aprile, un evento di tutto rispetto.
Sessantasette studenti concorrenti provenienti da sette Paesi (oltre all’Italia, Austria, Germania, Francia – per la prima volta -, Montenegro, Romania, Serbia) che si misureranno su una traduzione di una quarantina di versi tratti dai primi cinque libri delle Metamorfosi.
L’apertura è fissata per giovedì (ore 17,30) al cinema Pacifico con la presentazione degli Atti del 2018 a cura di Cristina Vallini (università L’Orientale di Napoli) e il concerto dei Tetra Saxophon Quartet.
Venerdì, poi, il giorno clou: appuntamento alle 9 nella sede provvisoria del classico al Mazara per la prova scritta e, nel pomeriggio (sempre al Pacifico, ore 17,30), l’approfondimento con gli echi ovidiani nella letteratura contemporanea, con ospite d’eccezione Nicola Gardini dell’università di Oxford.
La chiusura, infine, il sabato: la mattina, mentre i ragazzi si dedicheranno alla visita guidata della città, la commissione correggerà i compiti. Poi alle 17 al teatro Caniglia un altro ospite d’eccezione, Ugo Pagliai, per un reading di Ovidio tutto da ascoltare. A seguire la premiazione, con le tre migliori traduzioni in assoluto (1.000, 750 e 500 euro i primi tre premi), il Premio Rotary al miglior concorrente sulmonese (saranno in tre a contenderselo: Alberto Angelone, Aurora Del Signore e Sara Terracciano) e il Premio Di Tommaso-Marcone per la migliore traduzione di delegazione straniera.

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