Siff, Castellitto: “Conoscere il fallimento mi ha aiutato”. Micaela Ramazzotti chiude la kermesse

La 41esima edizione del Siff, durante la serata di venerdì 10 novembre, ha visto nella sala del cinema Pacifico di Sulmona Pietro Castellitto. L’interprete di Francesco Totti in “Speravo de morì prima” è uno degli ospiti più attesi dell’intera kermesse cinematografica. A dialogare con lui, durante la terza giornata del Sulmona International Film Festival. è stato il critico cinematografico Francesco Alò.

“Ho avuto la fortuna di conoscere il fallimento da giovane – ha detto Castellitto in riferimento a quando venne bocciato per il ruolo di Secco nel film “La profezia dell’Armadillo”, liberamente ispirato all’opera del fumettista Zerocalcare -. Era il 2012 e pensai che non fosse il mio destino fare questo mestiere, così iniziai a scrivere a ripetizione sulla base di quella libertà che solo il fallimento può darti. Con questo spirito ho scritto ‘I Predatori’”.

L’attore romano, trentun anni il prossimo sedici dicembre, ha raccontato dei suoi anni bui seguiti a una serie di sfortunati episodi professionali. “Non ho mai visto tanti film e letto tanti libri come durante quegli anni. Mi è servito per crescere e per sviluppare una mia coscienza artistica, però. Nel 2016 conobbi i gemelli D’Innocenzo con cui nacque una bella amicizia, ricordo quando giocavamo a pallone di notte a piazza delle Muse”.

Il talk è proseguito con il racconto delle esperienze con Luca Guadagnino, Nanni Moretti e il premio Oscar Paolo Sorrentino. Non sono mancati i riferimenti al rapporto con papà Sergio, altro punto di riferimento della settima arte in Italia.

Alò ha ricordato la vittoria di Castellitto al David di Donatello come “Miglior regista esordiente” superando Checco Zalone e il suo “Tolo Tolo” fino ad arrivare a “Enea”, film in uscita nel 2024. Al termine del talk Pietro Castellitto è stato insignito del premio “Eccellenza del cinema italiano”, consegnato dagli organizzatori del SIFF.

Nel pomeriggio sono stati proiettati gli ultimi cortometraggi presenti in scaletta. Tra gli ospiti di giornata, intervistati dal giornalista e critico cinematografico Davide Stanzione, anche il regista Mattia Napoli, autore di “The Delay”, Francesco Appoggetti, produttore del corto “In quanto a noi” del regista Simone Massi, Giovanni Berardi e Simone Paggetti del corto abruzzese “Sacro Urbano” prodotto dall’Ifa Scuola di Cinema di Pescara. Era presente in sala anche Marco Fiore, che vedremo protagonista della serie “Supersex” di Matteo Rovere e di “Ho visto un Re”.

Questa sera, l’attrice e regista Micaela Ramazzotti sarà l’ospite della quarta e ultima giornata della 41esima edizione del Sulmona International Film Festival. Nel pomeriggio dialogherà con il giornalista Francesco Alò e, al termine del talk aperto al pubblico, verrà proiettato “Felicità”, suo film d’esordio dietro alla macchina da presa.

1 Commento su "Siff, Castellitto: “Conoscere il fallimento mi ha aiutato”. Micaela Ramazzotti chiude la kermesse"

  1. Purtroppo Castellitto ha parlato dinnanzi ad una platea quasi vuota. Peccato. Il festival è bello ma chiuso e concentrato su se stesso. La città neanche se ne accorge e difatti non partecipa. Comunque almeno due o tre manifesti per il corso li avrebbero pure potuti mettere, anche gli orari dei talk e delle proiezioni sulle storie di IG avrebbero giovato, anche un sorriso all’accoglienza del cinema avrebbe contribuito al concetto di festival, cioè io dico vabeh che è sulmona ma insomma almeno navigà un pò più alti (sennò è ovvio che durante il SIFF uno se ne va al FLA a Pescara)!

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