Chiacchiere della Madonna

(Ph. Angelo D’Aloisio)

La transenna è ancora lì, si lo so. E il cantiere non ancora riparte sulla scalinata che guarda la Madonna. Sai tra poco anche la caserma della Finanza andrà via dalla piazza. E no che non è un bel vedere tutta questa immondizia per strada e neanche queste saracinesche abbassate. No, la fabbrica che doveva aprire e che era stata promessa dalla senatrice non ha ancora iniziato i colloqui, in verità non è proprio venuta. Il piccolo Gianni sta bene, va a scuola ora sai. Oddio scuola: in verità sta dentro un container tra topi e siringhe e non ha la palestra. Beh si un po’ è ingrassato, perché non può andare neanche più a basket. La squadra non c’è più e poi al palazzetto non accendono il riscaldamento. No, non è che vogliono risparmiare, è che non c’è l’agibilità e se scoppia un incendio rischiano di fare la fine del topo. No, non quello che scorrazza sotto lo zampillo dell’acquedotto. Quello è libero di riprodursi che il Comune non ha ancora rinnovato la convenzione con la ditta delle disinfestazioni. Che dici? La centrale Snam? Eh così pare. Pare che ormai è deciso, scongelata. Va bene non ti preoccupare lunedì ti accompagno io alla stazione. Si, faranno la bretella che ci taglierà fuori, ma se vuoi tornare a Roma non c’entra la bretella. Devi andare alla stazione centrale, che gli autobus diretti li hanno dimezzati e hanno anche raddoppiato il prezzo. Allora qualcosa di bello… Dunque vediamo, ah si, ecco ce l’ho: mercoledì c’erano millecinquecento studenti al parco a gridare e cantare contro la mafia. Come che c’entra? La mafia è dovunque, negli appalti turbati, nelle mazzette sottobanco e anche in carne ed ossa dove meno te lo aspetti. Mica ce l’avete solo voi che state in Capitale. Mafia, ‘ndrangheta, camorra, stai a vedere il casato mo’, sempre una montagna di merda è. E noi ci stiamo dentro, peggio di quando te ne sei andato a lavorare a Roma. Che tu te ne sei andato solo perché eri ambizioso e noi invece, ora, ci stiamo pensando perché non abbiamo alternative. Si, bella la nostra Madonna. Sulmona a Pasqua non la batte nessuno. Che emozione quei venti secondi di corsa, sembrano un’eternità di gioia. Il problema è il dopo. Che tu te ne vai e io resto qua. Però lunedì ti accompagno te l’ho detto. Ah non esagerare con il cibo e l’alcol che se ti senti male in ospedale non è sicuro che possano farti proprio tutti gli accertamenti. Come dici? Ti ha fatto piacere rivedermi. Si anche a me. Buona Pasqua. Dai ci becchiamo l’anno prossimo, a Roma.

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