Chiuso da due anni, a primavera riapre il Centro Visita del Lupo di Popoli

Il Centro Visita del Lupo di Popoli tornerà ad essere visitabile a primavera. Ad annunciarlo è la cooperativa Il Bosso che dal 2003 ne gestisce le visite guidate, allorquando il ministero decise di aprire le “porte” (metaforiche) dell’area a scopi educativi. Da quel momento la cooperativa, che sul territorio si occupa di turismo esperienziale, si è aggiudicata il bando  puntando subito sul centro visita sia a scopi educativi sia come fulcro di una politica aziendale che nel centro trova una delle sue massime rappresentazioni.

La struttura, di proprietà dei carabinieri forestali che ne curano la parte scientifica, è stata chiusa per due stagioni, 2017 e 2018, a causa dell’emergenza neve di due anni fa quando una slavina, distaccandosi dal Monte Rotondo, ha praticamente coinvolto l’area sottostante provocando diversi danni strutturali alle recinzioni e mura. Un bel colpo per Il Bosso che dopo una partenza in “sordina” è riuscita a fare del centro visita un punto di riferimento fondamentale per l’educazione ambientale sul territorio.

La media delle visite annue, fino al momento della chiusura forzata, infatti, si aggira intorno alle 8mila presenze, il 40 per cento rappresentato dalle scolaresche che arrivano soprattutto nel periodo primaverile. Un colpo al quale si è riusciti a tenere testa pronti, ora, a tornare sul campo raccontando, anche attraverso metodi di educazione informale (giochi, momenti aggregativi ecc), il mondo del lupo e degli animali che vivono il territorio parte del Parco Nazionale della Majella.

Se il periodo esatto è ancora da definire, resta la previsione di un rilancio con i fiocchi per il centro dove si tornerà di nuovo ad “accarezzare con gli occhi questi splendidi animali” scrive Il Bosso.

Simona Pace

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