Cittadinanza attiva, ecco la bozza di regolamento della Salvati

“Il presente regolamento istituisce e disciplina lo svolgimento del Servizio di Volontario civico -Cittadinanza Attiva- finalizzato all’espletamento di attività e servizi a favore della collettività, con la collaborazione di persone residenti sul territorio e/o Associazioni/Gruppi sportivi/Pro-loco”.

E’ questo il primo punto del regolamento che sta per essere presentato in sede di commissione congiunta dalla promotrice Roberta Salvati, pronto eventualmente a ricevere riflessioni e considerazioni del caso. L’obiettivo consiste nella valorizzazione e manutenzione della Città, delle sue aree verdi, dei siti turistici, delle frazioni che a Sulmona compiono già un bel lavoro. Un’idea utile per il rilancio della Città che “messa a regime- spiega- può favorire il cambiamento sia dal punto di vista estetico e del decoro urbano che dal punto di vista civico inteso come atteggiamento di fiducia negli altri, orientato alla disponibilità a cooperare, per il miglioramento della società in cui si vive”.

Nello specifico il servizio civico comprende interventi di natura ordinaria sui beni di Sulmona ai quali vanno aggiunti diversi tipi di servizi quali la manutenzione e pulizia del verde pubblico, delle varie strade, sentieri, piazze, marciapiedi, pertinenze stradali; la sorveglianza; la manutenzione di edifici comunali vari tra i quali spiccano quelli scolastici, gli impianti sportivi, i centri civici, le aree gioco con la contestuale gestione; ed ancora attività di pre-scuola e sorveglianza dei bambini anche su scuolabus; la gestione delle aree verdi.

“Attualmente il regolamento- prosegue la consigliera di maggioranza- si trova al vaglio dei dirigenti degli uffici preposti del Comune di Sulmona”. Da controllare, tra le altre cose, c’è anche l’articolo 2 che prevede “forme di riduzione/esenzione dei propri tributi comunali in relazione allo svolgimento a regola d’arte delle attività e dei servizi assegnati nelle rispetto delle leggi vigenti e comunque dei principi generali di diritto”. Bisognerà, insomma, sincerarsi della possibilità, da parte del Comune, di fare a meno di alcune entrate fiscali (sulla Tari ad esempio) per invogliare i cari concittadini ad una attiva vita civica, il che sarebbe un bell’incentivo. Per le associazioni, il regolamento nella sua forma originale prevede contributi al posto delle riduzioni.

Una forma di vita attiva che si svolgerà sempre sotto l’occhio dell’amministrazione che avrà “la facoltà di stabilire un numero massimo di soggetti da coinvolgere nelle attività” dove “prevarranno le proposte ritenute prioritarie dall’Amministrazione comunale e presentate da gruppi di cittadini/associazioni e in assenza si procederà secondo l’ordine di presentazione della domanda”.

2 Commenti su "Cittadinanza attiva, ecco la bozza di regolamento della Salvati"

  1. MARCELLO DELFINI | 11 Ottobre 2018 at 19:54 | Rispondi

    BRAVA SALVATI: UNA BUONA IDEA PER COINVOLGERE LA POPOLAZIONE, FAR CRESCERE IL SENSO CIVICO, REALIZZARE ALCUNE OPERE SENZA SPESA O CON POCA SPESA.

  2. Ma brava di cosa? Scusate ma i proventi delle tasse pagate dai cittadini che fine fanno? A questo punto se il comune vuole che gli tagli l’erba, si va a compensazione. Io taglio l’erba a te, tu non mi fai pagare le tasse.

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