Le ore piccole

Tanto per dare un’idea dell’ultima volta in cui la musica ha fatto battere il cuore di Sulmona fino a tarda notte bisogna elencare cosa c’era all’epoca e cosa no. Ad esempio, Tik Tok, non era ancora stato lanciato. Anzi, la prima versione verrà rilasciata solo tre anni più tardi, nel 2016. La Playstation 4 era stata messa sul mercato da appena 6 mesi e c’erano ancora le cabine telefoniche, smontate appena tre giorni fa dalla Tim. L’ultima luna blu c’era stata ben quattordici anni prima, e bisognerà attenderne altri sei per rivederla. C’erano i truzzi e gli emo, e non i maranza e gli influencer. Se qualcuno ci avesse parlato di una pandemia mondiale scatenata da un pipistrello con due anni di restrizioni draconiane avremmo proposto la sceneggiatura direttamente a Steven Spielberg. Fantascienza, così come pensare l’Italia, vicecampione d’Europa l’anno prima, fuori da due mondiali di calcio consecutivi. Questo era lo scenario sul finire dell’estate 2013, quando a Sulmona andava in scena l’ultima notte bianca cittadina.

Era il 7 settembre. Sparse per il centro storico c’erano 9 postazioni, 27 dj set e 21 spettacoli dal vivo organizzati dall’associazione “Sulmona c’è”. Ospite di punta era Brusco, che ha fatto ballare una piazza XX gremita. Tutto in una notte. Così come lo sarà domani dalle 18:00, quando l’evento “We & Co.” prenderà il via dalla villa Comunale con una serie di attività destinate ai più piccoli, proseguirà in tutto il centro storico fino all’una con musica, convegni, spettacoli live, musei aperti e si concluderà con il dj set in piazza Garibaldi alle 04:00. Unico neo evidenziato da molti, in un programma eterogeneo tra incontri di sensibilizzazione, cultura e divertimento, è l’assenza della guest star della serata. Sarebbe dovuto venire Jack La Furia, ma le richieste erano troppo esose, e l’associazione Gravity ha preferito fare un passo indietro.

Ci saranno, invece, le aperture notturne dei centri di cultura come volute (e annunciate lo scorso anno) dall’Amministrazione. Dalle 21:30 fino a mezzanotte sarà possibile visitare i poli museali Diocesano e dell’Annunziata; il teatro “Maria Caniglia” e, eccezionalmente, anche il Museo Ovidio. Nel pomeriggio il cortile dell’Annunziata sarà sede dei convegni sulla sensibilizzazione dell’utilizzo di fonti rinnovabili e sulla sanità mentale dei più giovani. Tutto ciò contornato dall’intrattenimento musicale lungo corso Ovidio.

Un programma dal costo di 38mila euro e rotti, con un esborso delle casse comunali deliberato di 22 mila euro. Soldi che serviranno per coprire il costo di cinque performance artistiche; il service luci e audio in piazza Tresca, XX settembre e del palazzo dell’Annunziata; l’illuminazione dei monumenti storici; il noleggio dei bagni chimici, del pianoforte e dei gonfiabili e il costo della navetta che farà spola in centro storico dal parcheggio del centro commerciale Nuovo Borgo e piazzale Di Bartolomeo. A ciò si aggiunge la spesa per la grafica e la stampa dei flyer, oltre a quello della sicurezza. Gli oneri che invece saranno coperti dall’associazione Gravity Project, pari a circa 16mila euro come riferisce l’assessore Katia Di Marzio, saranno utilizzati per il pagamento dei dj, l’allestimento del palco in piazza Garibaldi, le spese per la sicurezza in piazza Maggiore, il pano acustico e di sicurezza, nonché le torri faro.

Non sono mancate le polemiche attorno all’organizzazione dell’evento. Gli esercenti delle attività commerciali in piazza Garibaldi parlano di “festa privata” più che di notte bianca. “Avremmo potuto contribuire o decidere il contrario – scrive sul proprio profilo Facebook la titolare di Camilla’s Bistrot, Lorenza Mancinelli – ma per rispetto. Visto che in quella piazza ci lavoriamo 365 giorni l’anno andavamo coinvolti come è stato fatto con altri che metteranno 6 degli stand di food and beverage davanti i miei locali. Quindi per me rimane una festa privata, organizzata da pochi, e non una notte bianca che vede il coinvolgimento mesi prima di tutte le attività della città. Rimane il fatto che da me non è venuto nessuno ed io nel lavoro e nella vita sono abituata a fare, non ad ipotizzare”.

“Altro che locali uniti e senso di comunità – spiega Alessandro Candido del Bar Medioevale -. Adesso anche i privati si prendono la piazza, come e quando vogliono; e ti ci mettono 6 stand per la vendita di bevande senza coinvolgere chi ogni giorno lavora in piazza”.

Un errore per il quale l’organizzatore dell’evento, Andrea D’Agostino, si è scusato sul proprio profilo Facebook: “Volevamo pubblicamente chiedere scusa a tutte le attività e persone che si sono sentite escluse dall’organizzazione dell’evento. Nulla è stato fatto volutamente ed in mala fede, per tal motivo l’Associazione si scusa per aver fatto passare questo messaggio, ma purtroppo per una serie di cause per poter coprire tutti i costi dell’evento siamo stati costretti a ‘tagliar fuori’ tutte le attività bar della città portandoci a dover mettere nella Piazza Principale delle postazioni esterne per far sì che l’incasso della serata vada a ricoprire tutte le spese e non per togliere qualcosa alle altre attività. Errore nostro per non essere riusciti a chiedere un contributo ad alcuno un po’ per via dei tempi ristretti (visto che è stato organizzato in pochissimi mesi) un po’ poi perché il contributo minimo richiesto sarebbe risultato elevato. Avremmo potuto fare il gesto per coinvolgere, quello sì poi sarebbe stato a discrezione delle attività accettare o meno e per questo ancora scuse da parte nostra”. Giustificazioni che hanno lasciato comunque interdetti gli esercenti del plateatico in piazza Maggiore.

Sul mancato coinvolgimento di band musicali locali, tema sollevato da alcuni residenti della città, la stessa associazione ha evidenziato che tutti i dj chiamati per l’organizzazione della serata sono provenienti da Sulmona.

Insomma, la notte di Sulmona tra ventiquattrore si tingerà di bianco. E chissà se bisognerà aspettare la prossima luna blu (data 2037) per rivederla.

15 Commenti su "Le ore piccole"

  1. … 22 mila euro solo per questo evento (evento di che poi? … la solita sbobba)… che sommati a tutti gli altri spesi per “ eventi similari” sommano centinaia di migliaia di euro, letteralmente evaporati dalle casse comunali… però le buche sulle strade e la mancata manutenzione del verde pubblico e del taglio dei rami pericolanti e pericolosi per l’incolumità pubblica sono sempre al loro posto, anzi crescono e si moltiplicano, aspettando i disastri dei prossimi “ eventi “ meteo…
    Oramai in valle Peligna il “ Panem “ è scomparso e ci sono rimasti solo i “ Circenses” … e sono scomparsi pure i novelli “ GIOVENALE “ che hanno il coraggio di scriverlo… è tutto un abbaglio… come d’altronde la Luna Blu, che ci appare sempre uguale nel suo cammino celeste fin dalla notte dei tempi…

  2. li cicrcillus alluracciach a gabon scassy ect a lu piet fra

  3. Ma il semaforo incrocio vigili del fuoco? No Money?

  4. Sarà pure un nostro “evento”,
    ma a me pare assai scontato,
    specialmente in questo tempo
    che il livello s’è elevato.

    A me pare, insomma, che
    sia un po’ com’era sempre:
    a mangiare e bere a te
    si propone con la gente.

    La “cultura” pare poca,
    ma magari io mi sbaglio:
    la promessa sembra fioca,
    oggi par quasi un abbaglio.

    Per “cultura” abbiam tolto
    mercatin pure a Natale:
    “A Sulmon facciamo torto
    con ‘na cosa si’ triviale”;

    che però è dappertutto
    pur dov’è Cultura vera.
    Forse era troppo brutto
    dir che tempo non ce n’era

    per far cosa fatta bene,
    o che ‘n c’erano risorse,
    o che più nessun qui viene,
    per lasciar Natale in forse ?

    Eppoi anche caratura:
    leggo nomi altisonanti
    in paesini qua in radura,
    e noialtri che siam tanti

    manco un nome che arrivi
    al livello nazionale;
    di quel Povia tentativi
    hanno fatto allontanare

    ed un genio di Città,
    dico quel grande Cirilli,
    hanno fatto già scappa’
    per giocare coi cavilli !!!

    O’ badate, sono chiaro:
    a me piace il “mangia & bevi”:
    mi diverte assai il binario
    con la notte che si levi.

    Ma almen dite le cose
    proprio come esse sono:
    è ‘na notte di paese
    ad un prezzo manco bono !!!

    Soldi che, è certo vero,
    eran forse più urgenti
    a rifar il manto intero
    delle strade assai cadenti,

    o potevan esser dati
    a gestor che già ci sono
    e che paiono scansati
    o tenuti sotto tono.

    Ma ci penserem domani,
    con un’altra Luna blu:
    or facciamo il battimani
    a chi vende e niente più.

    • Che rottura di cojoni e scriv coma magn!

      • Sol perché tu non comprendi
        o perché non sei capace,
        non occorre che tu offendi
        e degli altri fai il rapace.

        Se il mio dire non ti piace
        forse basta che non leggi:
        sei almen di ciò capace
        o nemmeno questo reggi ?

        Pel futuro guarda e taci:
        riuscirai ad imparare
        che agli altri TU non piaci
        perché non sai ragionare,

        ma soltanto tu insulti
        perché sei un po’ piccino;
        cresci un po’ tra noi adulti,
        sarai certo più carino.

        Nel frattempo sei nessuno,
        e lo dici senza freno;
        o non sai che per ciascuno
        ciò significa il tuo “Nemo” ?

  5. Marzoconlepecore | 2 Settembre 2023 at 02:29 | Rispondi

    Ma perché non spiegate la sigla che dà nome alla notte bianca, WE&CO? Cosa doveva essere inizialmente questa iniziativa?

  6. Dice il saggio: A lava’ la cocc a i asn, ci s’ rmett tiemp e sapon.

  7. “si scusa per aver fatto passare questo messaggio, ma purtroppo per una serie di cause per poter coprire tutti i costi dell’evento siamo stati costretti a ‘tagliar fuori’ tutte le attività bar della città portandoci a dover mettere nella Piazza Principale delle postazioni esterne per far sì che l’incasso della serata vada a ricoprire tutte le spese e non per togliere qualcosa alle altre attività.”
    Ma se l’incasso della serata andrà alle postazioni, come fai a dire “non per togliere niente”? Messe le postazioni, incasso vostro, le attività che devono fare? Passare a dare pure il loro contributo facendosi una birretta o un panino alle postazioni esterne davanti ai loro locali? Quando di dice che la pezza è peggio del buco.

  8. proprio perchè alcune attività lavorano 365 giorni l’anno e beneficiano degli eventi principali (pasqua, giostra ecc) è giusto che venga anche utilizzata da altri esercenti in maniera sporadica, non credo si crei alcun danno anche perchè le persone di quella sera sono richiamate dall’evento non dai bar della piazza, che sicuramente avranno tutti i tavoli occupati e quindi per poter dare il servizio a tutti ben vengano le 6 0 10 postazioni assegnate. la piazza è di tutti cari signori.

  9. SCASSY SCASSY A GABON MALOUDA ACADREC LU PIET FRA FORT

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