Cogesa, D’Aloisio contro il mea culpa dei sindaci: “Da loro decisioni meschine”

“Una mancanza di sensibilità nei confronti delle comunità colpite”. Con queste parole il consigliere comunale pentastellato Angelo D’Aloisio bolla (e boccia) la lettera dei sindaci dei Comuni soci che lo scorso ottobre hanno tolto i ristori ambientali a Sulmona e Pacentro per la presenza della discarica Cogesa, e oggi si sono cosparsi (in parte) il capo di cenere.

Sindaci che, come sottolinea D’Aloisio, “hanno favorito il Comune di L’Aquila, permettendo di scaricare immondizia indifferenziata oltre i limiti consentiti, stabilendo un prezzo minimo per poi nemmeno farsi pagare, oggi, in una situazione drammatica per il Cogesa e dopo che sta finalmente emergendo la verità grazie all’azione politica dell’amministrazione di Sulmona, tentano disperatamente di salvare la faccia con subdole iniziative di facciata”.

Insomma, le responsabilità politiche non possono essere cancellate con un comunicato stampa, che equivale ad “un’azione di facciata”. Rispetto, trasparenza e coerenza. Questo chiede D’Aloisio per i cittadini di Sulmona e Pacentro. E sui sindaci dei Comuni soci, che con un colpo di spugna hanno eliminato i ristori, D’Aloisio commenta: “La vergogna e il disprezzo che hanno scatenato con le loro decisioni meschine e irresponsabili non si possono cancellare con false apparenze o con strumentali
intenzioni rilasciate attraverso un comunicato stampa”.

“Non c’è più tempo per tatticismi – conclude -, la situazione economico finanziaria del Cogesa è drammatica e chi ne è stato la causa farebbe bene, visto che gli riesce difficile ammettere i proprio errori, a fare una parola di meno”.

4 Commenti su "Cogesa, D’Aloisio contro il mea culpa dei sindaci: “Da loro decisioni meschine”"

  1. Non si capisce se questo qui ha tutti i venerdì a posto oppure se sta facendo il tontolone che casca dal pero!
    Guardate che afferma: “Sindaci che HANNO FAVORITO IL COMUNE DI L’AQUILA, permettendo di scaricare immondizia indifferenziata oltre i limiti consentiti, stabilendo un prezzo minimo per poi nemmeno farsi pagare, oggi, in una situazione drammatica per il Cogesa e dopo che sta finalmente emergendo la verità grazie all’azione politica dell’ amministrazione di Sulmona, tentano disperatamente di salvare la faccia con subdole iniziative di facciata”.
    Insomma, sta affermando che l’inettitudine degli amministratori Sulmontini si manifesta nell’aver concesso l’accesso a Noce Mattei al nostro capoluogo regionale!
    Qualcuno, allora, gli faccia vedere il contratto e, cosa ben più importante, gli rammenti che l’Aquila è un capoluogo di ben 70.000 abitanti (anche a voler ignorare che è pure prestigiosa sede universitaria – con tanti studenti che vengono da fuori – nonché vitale centro industriale ed economico)!
    Quindi, caro D’Aloisio, “Quod Amiternum abicet et urit, aurum est pro populo Peligno!”

    • Minghiavé, quando sfoderi il tuo latinorum sei proprio fregno,anzi di più, sei proprio un fregnone.

    • Muto e rassegnato Mingaver.
      L’Aquila è brutta e scomoda, lo sanno tutti. Il vero capoluogo è la nostra splendida Sulmona.
      Zitt e mosc!

  2. Il fustigatore | 21 Giugno 2024 at 21:17 | Rispondi

    D’Aloisio chi??

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*