Rifiuti tessili, volano gli stracci: guerra tra Cogesa e Comune. Sfratto ai cassonetti di Humana

Doveva essere un’iniziativa lodevole, di quelle che aiutano la città e l’ambiente, ma la decisione di appaltare la gestione dei rifiuti tessili ad una società esterna da parte del Comune di Sulmona, rischia di trasformarsi in un incidente diplomatico.

Con possibili e probabili code giudiziarie.

La scelta di fare un avviso pubblico che si è aggiudicato la società emiliana Profiltek, infatti, sarebbe andata in contrasto con l’affidamento che Sulmona ha già in house con Cogesa, a cui è affidata la gestione anche del rifiuto tessile. A sua volta Cogesa ha appaltato, fino a luglio 2025, il servizio, o meglio un settore di questo, ad Humana, a cui ha autorizzato, non si sa bene a che titolo, l’installazione dei contenitori per la raccolta in città. I famosi cassoni gialli – non sempre conservati nell’ordine e nella pulizia.

Sta di fatto che l’affidamento dell’appalto ad una terza ditta, ha creato ora problemi di compatibilità, oltre che di rapporti istituzionali. Il Comune avrebbe infatti proceduto all’avviso senza consultare la sua società partecipata con cui aveva già un servizio affidato e senza tenere conto della concorrenza interna con Humana, anche se una cosa è il recupero degli abiti (che fa Humana), altro quello che dovrà fare Profiltek che dovrà invece occuparsi del recupero di tutti i rifiuti tessili, in linea cioè con le direttive europee.

L’accordo sembrava essere stato raggiunto a palazzo San Francesco, con l’impegno di Humana a non fare raccolta porta a porta e a spiegare bene che dentro i suoi cassonetti non vanno gli “stracci”, ma così, evidentemente, non è.

Il Comune stesso, infatti, ha inviato qualche giorno fa una pec tanto a Cogesa, quanto ad Humana, chiedendo e pretendendo la rimozione immediata dei cassoni gialli dalle strade cittadine, per poter permettere l’avvio dell’appalto di Profiltek, che tra l’altro permetterà di incassare al Comune 19mila euro l’anno.

Piccata la lettera firmata dalla segretaria generale nella quale si fa riferimento ad una convenzione tra Cogesa e Humana, nella quale la partecipata autorizza ad usare gratuitamente il suolo pubblico che, però, non è di proprietà e nella gestione di Cogesa. Un po’ come vendersi la Fontana di Trevi, insomma.

“Ritenuto che la concessione del suolo pubblico debba essere disposta dal Comune – si legge nella missiva – si invita la cooperativa Humana a rimuovere, con l’urgenza del caso, tutti i cassonetti ubicati nel territorio cittadino, al fine di consentire senza indugio a questo ente l’affidamento del servizio in oggetto”.

10 Commenti su "Rifiuti tessili, volano gli stracci: guerra tra Cogesa e Comune. Sfratto ai cassonetti di Humana"

  1. Gioco delle 3 carte | 25 Ottobre 2023 at 06:33 | Rispondi

    qua si scrive che vanno rimossi quelli di humana, nell’Articolo di ieri si scriveva che invece andavano affiancati. Ma insomma, quale sarebbe la realtà dei fatti?

  2. Come sempre
    Quando si scrive di Cogesa prevalgono interessi sulla verità. La cosa scandalosa che si gioisce citando Totó (tipo vendersi la fontana di trevi) mentre la cosa scandalosa è che se fosse vero il comune, e il famoso giornalismo d’inchiesta, se ne sarebbe accorto dopo secoli. Inoltre andrebbe scritta la data di quando sono state concesse quelle autorizzazioni e non,farle sembrare colpa dell’attuale gestione. La notizia sarebbe che in comune gli uffici dormono dormono sulla manutenzione del parcheggio comunale dormono su occupazioni suolo pubblico pseudo abusive da anni mentre su altre coni stranamente celeri. Questo sarebbe da scrivere

    • Gentile Polemico, come sempre quando lei commenta su Cogesa ha sempre gli stessi schemi e preconcetti, ma questo mi fa sospettare che sia parte in causa. Il che non mi meraviglierebbe visto l’approssimazione con cui si avvicina ala discussione. Ma al di là di questo, per la serie “manco qualcuno lo stesse lì ad aspettare”, non capisco cosa intenda per “gioire” – voleva forse dire ironizzare – a proposito della Fonta di Trevi. Vede a noi non interessa di chi sia la responsabilità singola di questo ennesimo cortocircuito, sta di fatto che il Cogesa si è “venduto” il suolo pubblico del Comune senza averne titolo. Per sua informazione, visto che ci tiene, la convenzione con Huamana è stata sottoscritta nel 2020, quando a Cogesa c’era Margiotta, al Comune la Casini. Sul fatto che gli uffici dormono, concordo con lei. Ma a quanto pare questa testata è l’unica a suonare la sveglia

      • Quindi secondo il suo schema difensivo chi non è d’accordo con lei è parte in causa e ovviamente è approssimativo. Rispetto la sua opinione sarebbe corretto anche il contrario.
        Per smentire i preconcetti io non ho nulla contro di voi, anzi penso facciate un lavoro egregio, ma appunto per quanto sopra mi permetto di sottolineare quelle che a mio avviso sono mancanze.
        Detto ciò ha ragione volevo dire ironizzare sulla Fontana, e non la Fonta, di Trevi.
        Lei sa benissimo come si forma l’opinione di chi legge e dire chi ha fatto questa cosa non è voler difendere qualcuno o accusarne altro ma sarebbe completezza di informazione. A me che sia Margiotta con la giunta Casini importa come informazione per capire chi sbaglia non sono solito cambiare opinione a seconda di chi fa cosa.
        Infine mi consenta una ironia sta sveglia tocca alzarla o renderla più incessante perché il sonno degli uffici, e spesso al contrario la eccessiva prontezza in alcuni casi, sta creando fin troppi danni soprattutto se gran parte delle nostre tasse il comune le usa per pagare gli stessi uffici.

  3. Il fustigatore | 25 Ottobre 2023 at 08:56 | Rispondi

    Si può dire che non ne a zzeccano una? Che o sono particolarmente sfigati o……..

  4. L'Avanguardista | 25 Ottobre 2023 at 09:23 | Rispondi

    L’obbligo di riciclo del tessile c’è dal 2022 ma non mi sembra di vederlo negli altri paesi vicini della nostra valle.
    Il riciclo del tessile riduce il volume nelle discariche.
    Il tessile buono viene sanificato e immesso nel mercato dell’usato.
    Ma è importante riciclare anche il tessile rovinato e da buttare che viene trinciato per poi rigenerare il filato che servirà come materia prima per nuovi tessuti; ma può essere anche usato per materiale edile negli isolamenti.
    Occorre non buttare in discarica ma soprattutto una maggiore informazione ai cittadini per far sì che non finisca nell’indifferenziato o peggio ancora in mezzo ai campi.
    A Sulmona si litiga in tre ma nei paesi vicini pare non ci sia nulla per questo riciclo…!!!

  5. Superficialità | 25 Ottobre 2023 at 11:05 | Rispondi

    Leggendo l’affidamento pubblicato sull’albo pretorio del comune, non sembra che ci sia stato un unico concorrente partecipante alla procedura

  6. Ma come ha potuto il Cogesa sottoscrivere una convenzione con un privato disponendo del suolo pubblico di Sulmona?????

    • Questa è parte del problema. Come hanno fatto gli uffici a non accorgersene per ben 3 anni. Eppure i cassettoni humana sono ben visibili a noi come a loro. Possibile che nessuno si sia posta la domanda? Sarebbe il loro lavoro. Bene la romanzina al cogesa del nuovo segretario comunale ma spero la stessa sia stata fatta anche ai suoi sottoposti, quegli uffici comunali che non fanno quel che dovrebbero come la vicenda del parcheggio dimostra. Perché prendersela con chi sbaglia è sacrosanto ma sorvolare su chi dovrebbe controllare lo è altrettanto

  7. vestiti. no. profit | 25 Ottobre 2023 at 15:17 | Rispondi

    vabbè ma si confondono le carte.
    i cassoni gialli humana NON RACCOLGONO RIFIUTI ma vestiario destinato ai poveri.
    che poi vadano in mano delle camorre e un altra cosa!
    cogesa ritira rifiuti tessili, cioè vestiti da smaltire poiché non ritenuti ad essere riutilizzati e altri tessili.

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