Cogesa: la chiarezza del paradosso

“Non abbiamo nessuna difficoltà, eventualmente, a sostenere il ripristino del contributo ambientale, purché le somme siano utilizzate secondo le direttive regionali destinate ai Comuni sedi di impianti per rifiuti urbani, per finalità esclusivamente inerenti al miglioramento ambientale, tutela sanitaria dei cittadini e gestione integrata dei rifiuti. E non per le spese correnti dei propri bilanci”.

É quanto affermato in una nota congiunta dai sindaci dei Comuni di Anversa degli Abruzzi, Cocullo, Goriano Sicoli, Bugnara, Molina, Villalago, Campo di Giove, Pacentro, Prezza, Secinaro, Raiano, Roccacasale, Introdacqua, Castel di Ieri e Scanno in merito alle accuse di aver eliminato i ristori per i Comuni di Pacentro e Sulmona, non più dovuti per legge.

Ci tengono a sottolineare i firmatari che obiettivo primario dei sindaci del territorio è quello di tutelare la salute dei cittadini, ragione per la quale già nel mese di maggio dello scorso anno 33 sindaci presentarono un documento con la richiesta di fare chiarezza sulla funzionalità dell’impianto di Noce Mattei. Le cui “deficienze tecnologiche ed impiantistiche” sono sempre state l’oggetto delle richieste di verifica finora avanzate perché, continuano gli autori della nota congiunta, “per noi la priorità è la salvaguardia della salute dei cittadini”.

Una richiesta ribadita ancora oggi, dopo la diffusione delle relazioni tecniche da parte del sindaco di Sulmona e dell’incontro con ARTA, con la speranza che “si attivi un processo per il quale si verifichi se esiste o meno un eventuale nesso di causalità tra discarica, il suo funzionamento e le malattie che verrebbero registrate in numero maggiore rispetto al dato regionale. Altrimenti il rischio è solo quello di generare allarmismo”.

Auspicando che contestualmente alla salvaguardia della salute dei cittadini “nel più breve tempo possibile si giunga a definire tutte le situazioni economiche pendenti tra soci e società” gli scriventi concludono chiedendo che vengano avviate le procedure di rinnovo per le convenzioni in scadenza perché “la più importante società del Centro Abruzzo va sempre difesa, tutelata e fatta crescere”.

Una richiesta di chiarezza che ha del paradossale, tenuto conto che gli stessi firmatari sono quelli che hanno votato bilanci, deciso le governance, dimenticato, come sottolineato dalla Corte dei Conti, di esercitare il controllo analogo sulla partecipata.

4 Commenti su "Cogesa: la chiarezza del paradosso"

  1. Fosse per me, depositerei la monnezza destinata alla discarica di Noce Mattei, nei giardini di casa degli egregi primi cittadini dei singoli comuni che hanno dato il ben servito alla citta’ di Sulmona negando il ristoro.
    “Tenetev la munnezz alla casa vostr”.

  2. Alle regionali ho votato la Rossi lo
    Ammetto ….ho pensato ad una persona preparata e nuova e ho avuto modo di ascoltarla ad un comizio !
    Se però si allea con i civici dovrò ricredermi anche su di lei ….
    politicamente parlando mi sento preso per il culo .

  3. Chiacchiere , purtroppo, il vero problema è Solo e soltanto il sito a suo tempo, in maniera scellerata, scelto per un impianto del genere.

  4. Cornelio è sempre il top

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