Cogesa, ennesima diffida dei sindaci dissidenti

Altro che accordi e mediazione della politica, ieri sera i sindaci-soci dissidenti di Cogesa sono tornati alla carica, ringalluzziti dall’ordinanza del tribunale delle Imprese con la quale è stato giudicato il difetto di rappresentanza processuale dell’amministratore unico Franco Gerardini.

Con una lettera inviata allo stesso amministratore unico e al presidente del Collegio sindacale, Aurelio Rotolo, infatti, i sindaci di Raiano, Prezza, Molina, Secinaro, Bugnara, Villalago, Introdacqua, Campo di Giove, Anversa, Cocullo, Castel di Ieri, Castel di Sangro, Roccacasale, Scanno e Goriano Sicoli, hanno formalmente diffidato, in virtù dell’ordinanza, Gerardini a compiere atti in qualità di amministratore unico di Cogesa e chiesto al presidente del Collegio sindacale di convocare a strettissimo giro l’assemblea dei soci che sarà chiamata a ratificare o meno la decisione di annullare la delibera del 30 dicembre con la quale è stato revocato l’ex Cda e nominato l’amministratore unico.

Decisione che, tuttavia, dovrà essere presa il 5 aprile prossimo dal tribunale e che, verosimilmente, fino ad allora non vedrà certo retrocedere nella decisione.

4 Commenti su "Cogesa, ennesima diffida dei sindaci dissidenti"

  1. Tullio Kollio | 1 Aprile 2023 at 07:18 | Rispondi

    Ci sono in corso movimenti e discussioni popolari per finalmente ovviare a queste meste figure di infeste categorie che per fallimento personale arrivano,rivestiti perniciosamente di utopia a ricoprire queste disperate cariche di sindaci dei mulini a vento. L’obiettivo che si sta scorgendo è la costituzione di città distrettuali che ricomprendano in una sola più conveniente amministrazione tutti i comuni dei soppressi distretti borbonici (Cosicché anche le stazioni di polizia si possano riorganizzare, almeno su base circondariale se anche loro viaggiano con le volanti e non più in carrozza). Non si può più vivere in cotale tempo fascio-medievale di miseri e compassionevoli privilegi dove per vivere si ricorre all’affidamento di appalti e consulenze dirette o a trattative negoziate onde intascare le tangenti dai costi maggiorati, e lo stesso, in uno stesso poverissimo ambiente di indifferenti tribunalini sabaudi dove invece inscenetteggiano cause fantasiose per un gran numero di eventi inesistenti ed intascarsi anche loro, (e giustamente senza illecito perché appartengono alla struttura istituzionale) uguali proventi monetari senza effettivamente lavorare.

  2. bella disamina , concordo con Tullio Kollio. chiudete questa società fallimentare, riducete l’utilizzo della discarica solo a Sulmona e i 4 comuni limitrofi e vedrete che tutto tornerà a vantaggio della città.

  3. Tanto ai sindaci dissidenti dei paesini limitrofi sopra enunciati delle puzze e dei miasmi del Cogesa non importa nulla
    Il problema e’ di Sulmona e dei fessi dei sulmonesi.

  4. Ridimensionare il cogesa per gli scopi per cui è’ nato !
    Se non lo si vuole fare allora Azzeramento del personale e riassunzione tramite concorso pubblico per TUTTI gli alti in grado ….
    Se faccio una squadra con i giocatori della Roma non sarà l’allenatore del Milan a risolvere le cose perché nessuno lo vuole e ascolta !

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*