D’Alfonso corre a Roma: discussione fondi antincendio rimandata

Si poteva credere che l’estate infuocata – in tutti i sensi – dello scorso anno avesse insegnato qualcosa alla politica regionale in particolar modo al governatore D’Alfonso. Lo faceva presagire il fatto che con buon anticipo, quest’anno la Regione aveva presentato il piano di prevenzione regionale agli incendi boschivi: 1 milione 700mila euro per la campagna di prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi, ben quattro volte di più rispetto al 2017, quando D’Alfonso era convinto di scamparla con 450mila euro, previsti anche corsi per formare altri 400 nuovi volontari antincendio.

Ieri a questo proposito durante il Consiglio regionale, si discuteva fra le altre cose di finanziamento anti-incendio alla Protezione civile, ma al punto in questione non ci si è arrivati perché D’Alfonso ha dovuto abbandonare i lavori per andare a Roma a svolgere il suo ruolo di senatore. Questo ha fatto sì che mancasse il numero legale e la seduta venisse dichiarata chiusa e con essa gli ordini del giorno rimasti in sospeso.

Un doppio ruolo quello di D’Alfonso che, oltre ad essere proibito dalla legge e sgradevole e poco etico in tempi di crisi come quella che viviamo, condiziona pesantemente anche il corso della politica regionale, ormai contingentata agli impegni del presidente che non molla nessuna delle due poltrone, con buona pace anche per i nuovi volontari antincendio della Protezione Civile, anche loro possono aspettare, se c’è D’Alfonso che deve andare.

S.M.

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