Gli elogi e i ringraziamenti sono stati fatti a gran profusione: 1,3 milioni di euro, che la Regione ha deliberato in favore di Sulmona e destinati al trasporto pubblico, d’altronde non è una cifra irrisoria. L’amministrazione comunale ha per questo diramato non uno, ma due comunicati stampa, per sventolare meriti (s
In realtà l’assessore non deve aver sudato troppo per mettere quei soldi nelle casse di palazzo San Francesco, perché la delibera in questione, e che tiene in pancia 14,6 milioni di euro, era un atto dovuto, anzi se vogliamo uno sconto rispetto ai debiti accumulati e dovuti per legge.
Il Comune di Sulmona, infatti, rientra tra i 29 creditori con cui la Regione ha deciso di transare un contenzioso che va avanti da tredici anni e che ha visto già soccombere l’ente davanti al tribunale civile dell’Aquila che ha riconosciuto ai ricorrenti somme ben più ingenti di quelle che si è deciso ora di contrattare.

Tanto più che dopo la legge 38 si è disciplinato le modalità di calcolo delle spettanze dovute ai concessionari del trasporto pubblico locale, tra i quali, oltre a numerosi privati, rientra appunto il Comune di Sulmona.
Non ci sono medaglie da mostrare, insomma, quei soldi erano e sono dovuti da anni e se la causa fosse andata avanti altro che 1,3 milioni di euro sarebbero spettati a Sulmona.
Il finanziamento, come ha detto il sindaco, è “una somma importante per la città, poiché sarà destinata prevalentemente al miglioramento e alla sistemazione del settore trasporti urbano, che da troppi anni vige in uno stato di criticità” e solo gli utenti sanno quanto ce ne sia bisogno. Però lasciamo stare i “santi”.
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