Freedom Trail, aperte le iscrizioni al XXII sentiero della libertà

E’ possibile iscriversi da oggi alla ventiduesima edizione del Freedom Trail, il sentiero della libertà che ripercorre i passi e i sentieri intrapresi dai partigiani durante la seconda guerra mondiale. La marcia si svolgerà dal 26 al 28 aprile, con partenza da Sulmona e arrivo a Casoli, con due notti da trascorrere rispettivamente a Campo di Giove e a Taranta Peligna.

Il raduno è previsto alle ore 08:00 presso il Palazzetto dello Sport in via XXV aprile, a Sulmona. Qui verrà consegnato il pranzo al sacco per la prima giornata di marcia e verranno caricati gli zaini di coloro che intraprenderanno il sentiero. L’inizio della marcia è programmato alle 09:30, con arrivo a Campo di Giove nel pomeriggio. Dopo la cerimonia di commemorazione con deposizione della corona al monumento
ai caduti ci si sistemerà all’interno delle tende dove trascorrere la notte.

Il giorno successivo si partirà verso Taranta Peligna. Si scavallerà la Maiella lungo Guado di Coccia, dove verrà reso omaggio a Ettore De Corti, tenente friulano caduto il 18 ottobre 1943 sotto i colpi nazisti a soli 23 anni. Si arriverà al sacrario della Brigata Maiella, dove verrà celebrata la commemorazione dell’armata partigiana. Dopo la cena si trascorrerà la notte all’interno degli ambienti scolastici di Taranta Peligna, predisposti per ospitare i gruppi in marcia.

Il 28 aprile tappa finale con arrivo a Casoli, accoglienza, deposizione della corona al monumento ai caduti, sfilata verso il centro.

La marcia è aperta a tutti, essendo un percorso con livello di difficoltà E, ossia escursionistico. Per iscriversi basterà clickare il seguente link e seguire la procedura.

3 Commenti su "Freedom Trail, aperte le iscrizioni al XXII sentiero della libertà"

  1. Non vedo l’ora!!🥰

  2. Non capirò mai per qual motivo se siamo in Italia debba chiamarsi “FREEDOM TRAIL” una manifestazione locale quale “il sentiero della libertà che ripercorre i passi e i sentieri intrapresi dai partigiani durante la seconda guerra mondiale”.

    Ci vergogniamo forse di essere italiani e di usare la lingua di Dante?
    Si pensa di dar maggior prestigio ad una qualsiasi iniziativa appiccicandogli un etichetta inglese?
    A CHI VUOL BENE ALLA NOSTRA TERRA CONSIGLIO DI DISERTARE QUEST’AMERICANATA!
    Meglio farsi una passeggiata nei boschi per conto proprio.

  3. Veramente si chiama “Il Sentiero della Libertà”. Così come il nome dell’Associazione culturale. Siccome era anche un percorso fatto dagli Alleati durante la seconda guerra mondiale il nome è stato tradotto anche in Inglese e in Francese.

    Caro Mingaver, è dal 2001 che si chiama così. Dove stavi prima? Di certo non a L’Aquila, visto che quando qualcuno cita alcuni aneddoti della città non sei in grado di rispondere?

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