Furti senza sosta, ora tocca a Raiano

E’ un assalto senza sosta, un allarme continuo che si sposta solo di qualche metro o di qualche chilometro. Ieri sera un’altra incursione della “banda del foro”, che aveva colpito nei giorni scorsi prima a Sulmona e poi a Pratola Peligna. Questa volta il paese preso di mira è stato Raiano dove i ladri si sono introdotti in un’abitazione di via Matteotti e poi hanno tentato di farlo in un’altra lì vicino.
Il metodo è lo stesso e molto probabilmente sono gli stessi gli autori: ieri i malviventi sono entrati in casa di un’anziana mentre questa stava in salone a guardare la televisione. L’orario presumibilmente lo stesso e cioè verso le 20:00. Entrati dalla finestra, facendo un foro all’infisso per poi aprirlo, direttamente nella camera da letto dove sono stati rubati monili, gioielli e oro. La vittima non si è accorta di niente e ha capito che le avevano svuotato casa solo quando ha deciso di andarsi a coricare: entrata in camera da letto si è infatti resa conto che le avevano svuotato casa.
I malviventi hanno tentato poi di consumare un altro colpo, ma questa volta, come accaduto a Pratola, sono stati sorpresi dalla proprietaria di casa che alla vista dei ladri ha urlato, mettendoli in fuga.
I cittadini non sanno più come difendersi, la spavalderia di questa banda di ladri sembra non avere argini. Secondo gli inquirenti quando prendono di mira una zona vanno avanti fino a quando non vengono sorpresi.
Si raccomanda comunque di tenere gli occhi e le orecchie aperti in particolare negli intervalli di tempo tra le 19:00 e le 21:00.

1 Commento su "Furti senza sosta, ora tocca a Raiano"

  1. Aldo Tassinari | 14 Febbraio 2018 at 10:47 | Rispondi

    ma invece di fare i posti di blocco alle 10 del mattino a rompere le scatole e prendere le generalità ai cittadini residenti con il solo scopo di fare statistica perché non fanno uscire le volanti dalle 18 alle 4 del mattino? è troppo chiedere questo? i prefetti si vedono solo quando devono fare le inaugurazioni ed i premi? basta con questo schifo, se il sistema non funziona chi ne è a capo deve pagarne le conseguenze. iniziamo a licenziare qualche alto funzionario per poi scendere ai livelli bassi, controlli a tappeto su ogni agente e ispettore che sia. se non lavorano che vadano a trovarsi lavoro in un altro campo. non è possibile che con il posto fisso pubblico sono indenni da sanzioni. introdurrei il principio che se rubano 1000 euro a una povera anziana, chi si occupa di sicurezza deve restituirne 1000 decurtandosi lo stipendio, se poi il ladro è libero grazie ad un giudice fannullone allora le 1000 euro le paga colui che ha giudicato non pericoloso tale individuo.

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