Fusione dei Comuni, Ripensiamo il Territorio scrive ai prefetti

L’associazione Ripensiamo il Territorio chiama in causa i prefetti. Il tema della fusione dei Comuni, infatti, non solo resta inascoltato dagli amministratori, ma i regolamenti non sono neanche stati aggiornati come legge vorrebbe. Si tratta, nello specifico, dei regolamenti d’attuazione dei referendum consultivi previsti dagli statuti comunali.

“Quasi tutti i Comuni hanno provveduto ad approvare gli statuti comunali che prevedono la possibilità di ricorrere allo strumento del referendum comunale ma, poi, non sono stati conseguenti ad approvare i regolamenti di attuazione collegati necessari per l’avvio concreto della procedura – spiegano dal movimento -. L’assenza di tali regolamenti impedisce, di fatto, di poter usufruire dei benefici di leggi nazionali che prevedono, obbligatoriamente, il passaggio referendario consultivo per l’avvio del processo fusorio così come prevede la legge n. 56 del 2014 (meglio conosciuta come legge Delrio)”.

L’associazione parla di discriminazione democratica “non solo per quanto attiene alle problematiche inerenti la coesione territoriale, ma anche per una normale convivenza civile delle comunità”. I prefetti, dunque, dovranno provvedere a sollecitare i Comuni nell’adeguarsi alla normativa, o almeno è la richiesta.

S. P.

 

1 Commento su "Fusione dei Comuni, Ripensiamo il Territorio scrive ai prefetti"

  1. la legge e’ sulla carta,nessuna delle riforme previste e’ stata attuata,dalle elezioni dei consigli metropolitani,citta’,funzioni,province,presidenze,funzioni,indennita’,assemblee dei sindaci,ecc,ecc, e’ una farsa,una magica illusione,inclusi i previsti servizi e diritti dei Cittadini,oltretutto le regioni non hanno recepito,fatto nulla,anzi l’autonomia e’ in arrivo…dunque?
    Cosa non si fa per avere qualche secondo di visibilita’…degli inconcludenti, visionari,
    sognatori ,in cerca di pubblicita’,piu’ chiacchiere del nulla.

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