Il gioco del nascondino: la Coop 2001 torna in servizio

Una partita a scacchi o se si preferisce a nascondino: si gioca a palazzo San Francesco, con e sulla pelle dei lavoratori delle cooperative, con e sulla funzionalità della città.
E così che i problemi si risolvono approfittando e patendo malattie e assenze, e così che oggi, grazie all’assenza del dirigente facente funzione Francesca De Camillis, che si era rifiutata di affidare nelle more della gara alla Coop 2001 il servizio di pulizie, l’assessore al ramo Stefano Mariani ha fatto “tana”.

Il provvedimento, vista l’assenza di D’Eramo e della De Camillis, è finito infatti nelle mani della dirigente Katia Panella, facente funzione della facente funzione, che ha firmato e ha permesso agli undici lavoratori della Coop 2001 di tornare, da dopodomani, a lavoro.
Appena qualche giorno fa la segretaria comunale si era infatti rivolta ad una terza ditta esterna di Pratola, al fine cioè di affidargli per tre settimane la pulizia di palazzo San Francesco, in attesa che tutte le carte della Coop 2001 fossero in regola per l’assegnazione del servizio.
Decisione che aveva messo in allarme i sindacati, che avevano annunciato ricorsi e ventilato ipotesi di risarcimento danni.

Grazie alla “sveltina” di oggi, dunque, il rischio di escludere gli undici lavoratori della Coop 2001 dalla continuità del servizio è sfumato.
Continuità si fa per dire, perché in realtà l’affidamento anticipato parte da domani e quindi resta un buco di oltre due mesi (quello di ottobre e novembre) nei quali sulla carta il Comune è rimasto senza pulizie, tant’è che la Cgil ha diffidato gli uffici e ribadito la sua intenzione di denunciare palazzo San Francesco per interruzione di pubblico servizio.
Anche se poi, concretamente, l’interruzione dura dal 25 novembre scorso, perché nonostante non avessero titolo e incarico a farlo (come se fosse la cosa più normale della terra), gli undici della Coop 2001 hanno continuato a pulire la casa comune fino a quella data.

Che la macchina amministrativa fosse in tilt è fatto acclarato da tempo, ma negli ultimi mesi il sistema sembra completamento impazzito. Tant’è che questa mattina si è fatto ricorso agli eroi per celebrare un atto di ordinaria amministrazione come l’apertura dei Musp.

Così di certo non si va avanti: la politica deve dare risposte e soluzioni, prendere provvedimenti e armarsi di coraggio, perchè la città non può essere ostaggio dei burocrati. Non esiste, in una città normale, che per far “funzionare” (l’eufemismo è voluto) un Comune, si debba ricorrere a certi giochetti.

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