Grosso cinghiale braccato all’Arabona

Da settimane era diventato l’incubo di automobilisti e famiglie: una minaccia per le coltivazioni e un pericolo per residenti e auto di passaggio. Questa mattina, però, un grosso cinghiale di oltre un quintale e mezzo è stato abbattuto in via Arabona, nelle immediate vicinanze delle mura antiche della città.

L’ungulato, a cui da tempo si dava la caccia, è rimasto intrappolato in un laccio posizionato in prossimità di una recinzione di un campo e poi abbattuto con un fucile dai selecontrollori.

Sul posto anche gli uomini dei carabinieri-forestali e il veterinario della Asl che hanno proceduto alla rimozione e lo smaltimento della carcassa.

1 Commento su "Grosso cinghiale braccato all’Arabona"

  1. Il codice penale prevede uno specifico articolo (Art. 544 ter C.P.) a tutela del sentimento verso gli animali, la cattura con questi mezzi non consentiti (lacci) è considerata vietata in quanto gli animali intrappolati sono sottoposti a atroci sofferenze e non selettivi verso la singola specie. A Sulmona va in scena un aberrante spettacolo di inciviltà verso un selvatico catturato con mezzi vietati e abbattuto mentre si dimenava disperatamente nel tentativo di liberarsi. Purtroppo il gusto di uccidere di certi personaggi supera anche la legge dello Stato. Il veterinario della Asl poteva procedere alla telenarcosi e poi decidere per l’eutanasia o anche il trasferimento presso una delle strutture presenti sul territorio.Spero che i Carabinieri forestali intervenuti abbiano segnalato l’episodio alle autorità competenti.

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