I nodi dell’Iti al pettine del consiglio comunale: tra interrogativi senza risposta si parte in Dad

Un consiglio comunale straordinario lungo due ore, con al centro le condizioni della struttura che ospita l’Iti “Leonardo Da Vinci” di Pratola Peligna. Nell’aula consiliare del Comune pratolano, oltre ai componenti della giunta comunale e ai consiglieri, erano presenti anche il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, l’ingegnere Paolo Petrella, tecnico incaricato dalla Provincia per effettuare gli accertamenti di vulnerabilità sismica dell’Iti nel 2021 che hanno dato l’esito che, lo scorso agosto, la nostra testata ha pubblicato e che fino ad allora erano rimasti chiusi all’interno degli uffici della Provincia.

La stessa Provincia aveva fatto effettuare queste verifiche per poter partecipare a un bando di finanziamento da parte del Miur del 2020, per l’adeguamento sismico delle strutture scolastiche. Una motivazione che lo stesso Caruso ha utilizzato all’interno dell’aula consiliare per motivare la mancata comunicazione degli esiti dello studio tecnico effettuato sull’edificio di Capo Croce. “Dal 2009, anno del sisma, quei ragazzi sono stati in una struttura sismicamente vulnerabile per dieci anni – ha spiegato Caruso – Solo con il nostro intervento e con la partecipazione a quel bando sono venute fuori le sismicità della struttura”. Un dribbling degno dei migliori fantasisti brasiliani, per evitare la domanda che l’intera opposizione pratolana ha fatto al presidente: “Perché si è venuti a conoscenza della vulnerabilità della struttura solo a seguito dell’articolo pubblicato dalla testata Il Germe?”.

La Di Nino ha ribadito che non poteva essere a conoscenza della situazione della scuola, poiché l’edificio è di proprietà della Provincia. Nunzio Tarantelli, vince sindaco ma soprattutto consigliere provinciale con delega a Trasporto ed Edilizia Scolastica ha sottolineato che ha ricevuto l’incarico lo scorso marzo, dopo l’elezione di dicembre 2021, e che anche lui non è mai stato a conoscenza di questo studio di vulnerabilità sismica. “Sì, io non sapevo – ha evidenziato Tarantelli -. E di questa mancanza me la sto vedendo io nell’ambito della Provincia. E’ problema tra me e uffici della Provincia”. Gli fa eco anche il presidente Caruso: “Non mi è mai stato presentato l’obbligo di sgombero e di chiusura della scuola – ha detto il presidente -. Noi abbiamo semplicemente inserito l’Iti in una rosa di edifici scolastici da adeguare sismicamente. Quando arrivano 20 perizie di vulnerabilità bisogna decidere quali scuole chiudere e quali no”.

Insomma, nessuno sapeva e nessuno è stato obbligato a chiudere. Però, fatto sta, che le carte parlano chiaro. E fino a ieri sono state le uniche a parlare.

Prima della seduta vi è stata una riunione tra le parti in causa, con la sindaca Antonella Di Nino che ha riconfermato quanto già anticipato da noi. Ovvero che, al momento, non sussistono le condizioni per la chiusura del plesso scolastico, e che almeno per la prima settimana dell’anno scolastico gli studenti svolgeranno lezione in Dad. Intanto andranno avanti i carotaggi sulla struttura del “Da Vinci” e già domani potrebbero essere trasferiti i dati all’ingegner Petrella che, poi, li inoltrerà alla Provincia.

“Abbiamo determinato interventi modesti che nel giro di pochi giorni verranno svolti – ha spiegato Petrella – e riguardano solo i due vani delle scale d’emergenza. Per quanto riguarda i laboratori e la palestra la situazione è più seria. L’area laboratoriale rimarrà interdetta”.

Proprio sula tema laboratori la Di Nino ha specificato che, ad eccezione di quello di meccanica (che a causa della pavimentazione industriale e di un tornio non può essere spostato) i restanti verranno traslocati. Cha sia nelle strutture di piazza Indipendenza e via Colella, o nei primi piani dello stesso Iti qualora ci dovesse essere il via libera per riaprire la sede, ad eccezion fatta dell’ultimo piano dello stabile.

In sintesi gli studenti la prima campanella la sentiranno solo virtualmente, con la Dad che inizierà da lunedì 12 settembre e terminerà, presumibilmente, sabato 17 settembre. In quei giorni verranno letti i dati sullo studio di staticità dell’Iti, e si capirà come intervenire. Qualora gli interventi ai due vani di scale dovessero interferire con la didattica gli studenti verranno spostati nelle sedi di piazza Indipendenza e via Colella, con indice di vulnerabilità sismica 0.58 e 0.32. Adatte, quindi, ad ospitare gli alunni.

“Speriamo che questa sia solo una soluzione provvisoria – ha fatto intendere in coro unanime l’opposizione pratolana composta da Lucia Margiotta, Enzo Margiotta, Mattia Tedeschi e Caterina De Simona -. Non vorremmo che l’Iti, seconda scuola del circondario per numero di nuovi iscritti (103, solo il liceo scientifico “Fermi” ha fatto meglio) finisca nel dimenticatoio come la sede dell’istituto agrario “Serpieri”, in decadenza sulla statale 17″.

Fatto sta che la somma stanziata dal Miur per i lavori di adeguamento sismico, ad oggi non è sufficiente per coprire l’intera opera a causa dell’incremento dei prezzi delle materie prime, schizzati alle stelle dopo la guerra in Ucraina.

Intanto il presidente della Provincia ha annunciato alla stampa intera che l’Itcg “De Nino-Morandi” tornerà a Sulmona. L’unica manifestazione d’interesse nel bando provinciale è stata effettuata dal plesso di Sant’Antonio, e a breve vi sarà la firma del contratto. Anche qui l’inizio delle lezioni dovrebbe però slittare in attesa del completamento del trasloco.

11 Commenti su "I nodi dell’Iti al pettine del consiglio comunale: tra interrogativi senza risposta si parte in Dad"

  1. Vincent Cogesar | 8 Settembre 2022 at 19:39 | Rispondi

    Un plauso alla minoranza per aver portato a conoscenza di tutti la grande problematica, e un plauso particolare si civici che hanno invitato al consiglio i diretti interessati.

  2. Consiglio di disciplina | 8 Settembre 2022 at 20:57 | Rispondi

    Mamma me, dal punto di vista deontologico degli ingegneri? Cosa abbiamo da dire? Non si poteva denunciare a tempo debito?

  3. Che paiacciat

  4. Una cosa la solo di sicuro nell’eventualità che ci siano questi lavori di adeguamento….

  5. L'Avanguardista | 8 Settembre 2022 at 22:14 | Rispondi

    Chiudono le scuole pubbliche per mandare gli alunni in affitto dai capitalisti del mattone e voi del “Germe” siete stati usati per questo. La stella rossa splende sulla mia vetrina, tutto il potere al Soviet.

  6. Un sentito ringraziamento alla redazione x aver messo in luce questa vergognosa vicenda.
    Un teatrino architettato ai danni di Sulmona con il beneplacito dei ns. illustri amministratore

  7. Come al solito non si capisce mai un cazzo..

  8. La tipica storia all’italiana. Tutta la vicenda è emblematica di come (non) funzionano le cose nel nostro Paese.
    I politici hanno inventato la famosa a.r.m.l. (Amministrazione a responsabilità molto limitata).
    Gli industriali x non sfigurare, hanno creato la s.r.l. (società a responsabilità limitata).
    A noi comuni mortali hanno dato la piena responsabilità di sanare…a pagamento tutte le loro magagne.
    …e così sia amen

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