Il comandante pignora il Comune

La causa in tribunale si discuterà ai primi di gennaio, ma non è di quelle che possono definirsi di routine, perché davanti al giudice di palazzo Capograssi ci sarà da un lato il comandante della polizia municipale, Antonio Litigante, e dall’altra il Comune, nei confronti del quale il comandante ha avviato un pignoramento per circa 25mila euro.
Si tratta del residuo di una causa, anzi di più cause, che durano ormai da anni e che Litigante ha intentato, finora vincendole tutte, contro palazzo San Francesco che per anni lo ha tenuto a paga base, per così dire, pur facendogli svolgere mansioni da dirigente.
La prima causa vinta risale già a qualche anno fa, con un riconoscimento di 140mila euro di arretrati. Poi un’altra da circa 100mila euro e un’altra ancora da poco più di 20mila euro. Gli oltre 250mila euro sborsati finora, però, non sono tutti: mancano, infatti, rispetto a quanto stabilito dai giudici, circa 25mila euro di retribuzione di risultato dal 2012 al 2014 che il Comune non ha mai versato, tanto da costringere il capo della polizia ad effettuare un precetto e il conseguente pignoramento presso terzi, ovvero alla tesoreria che del Comune ha materialmente la cassa.
Ma non è tutto, perché prima di andare in pensione Litigante ha già “caricato” i suoi due ultimi colpi: un’altra causa da circa 60mila euro che si discuterà ad aprile prossimo relativa alle mansioni svolte fino al 2016 e un’altra, in preparazione, dal 2016 fino al pensionamento che vale altre 100mila euro circa.
Una vertenza mai risolta e mai affrontata veramente dalla politica quella di Litigante, che finora è stata condotta nelle aule di giustizia, fino ad arrivare al paradosso del pignoramento dell’ente pubblico.
La parola fine, probabilmente, arriverà con il suo pensionamento, al centro lo scorso anno di una animata polemica anche con le opposizioni, che lo stesso Litigante denunciò.
Con la delibera di pensionamento anticipato d’ufficio disposta dal Comune, infatti, il comandante sarà tra i quattro che andranno in pensione prima del tempo: oltre a Litigante, infatti, il provvedimento (che prevede delle agevolazioni per chi ha maturato l’età pensionabile) riguarda nei vertici l’architetto Sandro Gangialosi (senza il quale l’ufficio urbanistica si svuoterà completamente) e il dirigente del quarto settore Amedeo D’Eramo.
Per loro la possibilità, tra le agevolazioni, di ottenere la liquidazione dopo un anno anziché attendere almeno due anni, per il Comune il vantaggio di poter rinnovare la macchina amministrativa con nuove assunzioni. Strategia, però, ora messa a rischio dalla legge di Bilancio che vieta nuove assunzioni almeno fino a novembre.

2 Commenti su "Il comandante pignora il Comune"

  1. Voglio sperare che tutte le somme versate e da versare vengano pagate da colui o coloro che hanno sbagliato e non dai cittadini di Sulmona

  2. Alla faccia dei giovani in cerca di lavoro .

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