Il medico va via, la Cisl allerta sul reparto di Pediatria

Dal prossimo 19 aprile, ancora una volta, un Dirigente medico a tempo determinato lascerà, per motivi non professionali, la sede di Sulmona. Succede nel reparto di pediatria questa volta, un’ennesima criticità e difficoltà sul groppone della Sanità peligna.

Ad allertare sulla situazione del SS.Annunziata è la dottoressa Gianna Tollis responsabile Cisl medici, che fa sapere “Ancora una volta i Dirigenti Medici in servizio restano in numero critico ma, come in molte altre occasioni, cercheranno di mantenere tutti i servizi in essere per evitare disagi alla popolazione”.

La Tollis però chiarisce, per dovere di cronaca, come in questo caso l’azienda sanitaria abbia cercato di rimediare alla carenza con un avviso pubblico (di nuovo un tempo determinato) ma probabilmente dalla graduatoria ottenuta nessun medico sarà disponibile a prendere servizio.

Per questo il sindacato chiede che venga al più presto indetto un concorso per Dirigenti Medici Pediatri a tempo indeterminato. “Solo in questo modo, infatti, la Pediatria di Sulmona potrebbe trovare un equilibrio duraturo nel tempo”.

Un reparto delicato la cui popolazione è quella che ha bisogno di maggior tutele, quella pediatrica appunto, dei bambini, “la più fragile ma anche la più preziosa della società”. Presidio fondamentale per il bacino del Centro Abruzzo, la Uosd di Pediatria di Sulmona comprende anche il Punto Nascita ricorda la dottoressa “per la cui sopravvivenza questo Sindacato ha lottato strenuamente negli anni passati. La nostra attenzione non è mai venuta meno, per cui auspichiamo che questo nuovo momento di criticità venga risolto al più presto e che non sia foriero di nuove disavventure già viste in passato riguardanti il Punto Nascita che, invece, negli ultimi due anni, ha trovato nuovo vigore riguadagnando la fiducia delle mamme peligne”.

Inoltre sulla Pediatria di Sulmona insiste anche il Centro di Riferimento per la malattia celiaca, fiore all’occhiello, insieme con il Centro degli adulti, dell’Ospedale peligno offrendo un servizio eccellente a circa 200 piccoli pazienti la maggior dei quali provenienti da altre Asl.

“Chiediamo con forza che si torni a guardare alla salute pubblica in tutti i suoi aspetti, non solo e non meramente dal punto di vista ragionieristico ma soprattutto mettendo di nuovo al centro dei nostri interessi l’essere umano in quanto tale” aggiunge la Tollis che conclude “Auspichiamo che mai possa accadere che una coppia di genitori preoccupati per la salute del figlio debba affrontare almeno 80 Km (fino ad Avezzano, 120 se si tratta di L’Aquila) per raggiungere il più vicino affollatissimo pronto soccorso”.

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