Il re dell’essenziale. Romito incoronato a Madrid chef dell’anno

E’ il giorno dell’orgoglio per l’Abruzzo e per l’Italia, il giorno di Niko Romito. Lo chef pluristellato riceverà infatti oggi (ore 14,30) a Madrid il premio “Cook of the year award”, ovvero uno dei massimi riconoscimenti a livello mondiale per chi sta dietro ai fornelli.
Il riconoscimento sarà consegnato nel corso della manifestazione Madrid Fusiòn, il più importante congresso gastronomico d’Europa e tra i più importanti al mondo, che ieri ha tagliato il nastro della sua diciottesima edizione dedicata quest’anno alla “Cocina esencial, la sencillez meditada”, ovvero “la cucina essenziale, la semplicità pensierosa” che sono caratteri distintivi dell’arte di Romito.

Così come, d’altronde, lui stesso ci ha raccontato lo scorso 27 dicembre in occasione della presentazione dell’Annuario 2019 del Germe al cinema Pacifico di Sulmona, dove la nostra redazione gli ha tributato il Premio come personaggio dell’anno.
Una lunga intervista (che qui vi riproponiamo in video) condotta magistralmente da Antonio Paolini (Gambero Rosso) e Gianni Giovannetti che, per primo, “quando il ristorante faceva un tavolo il sabato sera”, come ha ricordato lo chef, ha segnalato Romito ai critici del settore, consentendogli di prendere nel 2007 la prima stella Michelin e così di imboccare un trampolino che lo ha portato prima sul trono dei cuochi d’Italia ed ora d’Europa e del mondo.

Prima di lui, in Italia, solo lo chef Massimo Bottura aveva ricevuto questo prestigiosissimo Premio che fino a domani richiamerà nella capitale castigliana decine di migliaia di visitatori e più di cento chef da tutto il mondo, i migliori ovviamente.
Il premio è stato dato a Romito perché “re dell’essenziale”, per la sua “cucina pura e assoluta, la cui chiave è l’equilibrio gustativo”. Un lavoro di ricerca incessante e attento quello fatto da Romito, che trova ispirazione e materia prima proprio nel territorio che non ha voluto lasciare, nonostante le allettanti proposte, realizzando a Castel di Sangro la sua accademia (lui che è un autodidatta) nell’incredibile impresa di Casadonna.