Il viaggio di Susanna, a Matera con “le vene piantate nella nuda terra”

Non solo ha deciso di restare al sud, ma è andata ancora oltre Susanna Camerlengo, agronoma e attivista peligna, da sempre presa in mille progetti in Valle purchè si tratti di ecosostenibilità e di rispetto per l’ambiente. L’abbiamo vista sulle tagliafuoco la scorsa estate a dare una mano come meglio si poteva, è stata di quelle che hanno contribuito a fondare nel post incendio il comitato Territori Attivi, ma la sua vita qualche settimana fa ha avuto una gradevole svolta: si è trasferita a Matera che nel 2019 sarà capitale della cultura europea. Ma a far cosa? “Tante cose belle” racconta giusto per iniziare, lei che è stata selezionata come host in Casa Netural “che non è un errore ma un gioco di parole tra naturale e net, rete” perchè lì dove è finita “fare rete” è la formula essenziale messa in pratica da “sognatori attivi, gli occhi proiettati sul futuro ed i piedi ben piantati nel presente, attivi perchè bravi a concretizzare attivamente quegli stessi sogni, senza lasciarli in un cassetto” spiega. Proprio quello che ci vuole per un Valle Peligna che di sognatori ne vede a iosa, ma che poi per qualche motivo non riescono a concretizzare, perchè Susanna in fondo in fondo è questo quello che vuole fare, assorbire competenze per riportarle in patria. Il suo, infatti, non è stato un addio, ma un semplice “arrivederci a tra poco”, a quando tornerà più carica per affrontare le sfide peligne, che sono tante.

A Casa Netural, quella del fare rete appunto, tutto ciò che si fa lo si fa con il prefisso “co”: è un coworking, un colinving, si lavora, si cucina, si effettuano corsi, si impara l’inglese con metodi alternativi e semplificati, c’è un incubatore d’impresa davvero particolare: “Non serve un grande progetto, basta avere una piccola idea” ed ecco che Casa Netural si mette in moto in tutta gratuità. Coloro che beneficiano del servizio dovranno contribuire poi con qualche “servizio, prodotto o competenza in cambio” , una sorta di baratto. “Insomma si cerca di venire incontro a chi ha nuove idee e poche risorse- spiega Susanna-, anche perché ci siamo passati tutti noi creativi in questa fase critica di smarrimento, e ricevere aiuto in una forma così agevolata ci permette davvero di concretizzare i nostri sogni. Ma per evitare che questo processo venga preso alla leggera proprio in virtù dell’assenza di pagamento monetario, viene richiesto alla persona di sviluppare un prototipo d’impresa entro un mese dall’incubazione, altrimenti deve corrispondere un pagamento di 500 euro. Questo è un incentivo fondamentale per spingere la persona a concretizzare davvero la sua idea. Insomma, l’obiettivo di ogni nostra azione è fare!”.

Ci sono gli incontri,  gli scambi di esperienze e vite vissute grazie anche al coliving meta, più che per turisti, di “nomadi digitali”, coloro che lavorano grazie al computer e che non hanno bisogno di un posto fisso.  “Anche questo è Casa Netural: una finestra aperta sul nostro piccolo grande pianeta” dove si possono conoscere persone come l’avvocato inglese Azeem, fotografo per passione e amante del caro sud Italia sul quale ha scritto anche un libro. E la cosa più importante è che il progetto al quale Susanna sta contribuendo è fondato sulla sostenibilità, concetto da sviluppare in modo da “essere riprodotto all’interno di ogni comunità, non semplicemente promuovendo  pratiche ecologiche, ma lavorando affinchè si affermino nel quotidiano concetti come il mutuo aiuto, l’economia solidale, l’importanza delle relazioni umane come sostegno e sviluppo della propria personalità in maniera armonica con il territorio: stringendo rapporti con il vicinato, curando aree comuni, organizzando eventi sociali nel quartiere per favorire l’integrazione di coloro che ci abitano, mostrare nuove idee ispirando” spiega. E Susanna lo farà anche attraverso Agrinetural, l’orto urbano in cui è pronta a svolgere attività di educazione ambientale e sviluppo di pratiche sostenibili appunto, per non parlare poi di tutte le altre passioni che potrà coltivare in quel di Matera tra “cosmesi naturale e piccola sartoria, che tornerò a svolgere sia per creare momenti di condivisione con gli abitanti di Matera,  sia per creare oggetti che restino qui a Casa Netural e che possano essere utilizzati per promuovere il nostro lavoro e il territorio”.

Susanna che si immaginava “spersa tra monti e foreste per sfuggire agli esseri umani” ora pronta a dare un’altra possibilità alla “specie”, quella umana s’intende, in quella Basilicata così simile per alcuni tratti al suo caro Abruzzo. Matera “città magica- la definisce- ma non in un senso idealista” dove ai rifiuti e alle tante auto si contrappongono le botteghe dai prodotti sfusi, il profumo del pane nella notte,  “la magnificenza dei Sassi” che si affacciano sulla Gravina “canyon di pietre e erbette in cui si trovano centinaia di grotte e chiese rupestri e insediamenti preistorici, uno dei luoghi in cui è nata la storia, e la puoi ancora visitare. Non ci sono boschi e montagne, ma ti giuro che questa desolazione sconfinata ha un fascino mistico che solo chi come noi ha le vene piantate nella nuda terra può cogliere”.

Simona Pace

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