La strana combinazione: Cipolloni, candidato a sua insaputa

La risposta potrà arrivare solo dalle urne, ma il candidato-non candidato per l’Udc, Lino Cipolloni, rischia almeno nella Valle Peligna, di prendere un sacco di voti a sua insaputa. Da giorni, ormai, gira infatti un fac-simile elettorale nel quale al fianco del nome della Scoccia (stampato), c’è quello scritto a penna del candidato avezzanese che ha rinunciato alla corsa proprio dopo la cosiddetta “sveltina” nella presentazione delle liste dell’Unione di centro.
Sembra che il santino sia particolarmente diffuso tra i dipendenti delle società partecipate, non si sa bene da chi distribuito e non è chiaro neanche bene a che fine.
Forse lo scherzo di un buontempone o forse, come sostiene l’interessato, “un modo per verificare alcuni voti (ma questo è un reato, ndr). Io però – spiega Lino Cipolloni – non sto facendo campagna elettorale, né voglio i voti di nessuno. Di questi volantini in accoppiata con la Scoccia ne sono a conoscenza e so che girano oltre che in Valle Peligna, anche qualcuno nella Marsica. A chi me lo chiede, però, dico di votare Forza Italia e l’unica cosa che mi rammarica è che il mio nome sia ancora nella lista dell’Udc, partito di cui sono stato segretario provinciale, ma che, dopo i noti fatti del mese scorso, nessuno, né Lorenzo Cesa, né Enrico Di Giuseppantonio, si è degnato di farmi una telefonata”.
Dal canto suo l’altra interessata, Marianna Scoccia, dice di non saperne nulla: “Non mi risulta e comunque non sono stata io a distribuirli – spiega -. Io sto facendo campagna elettorale sul voto secco (cioè unica preferenza, ndr) o in accoppiata con Andrea Liberatore”.
Le urne già lunedì ci diranno quanti voti avrà preso il candidato a sua insaputa Cipolloni. Quanti avranno seguito quello strano consiglio di anonima provenienza.

3 Commenti su "La strana combinazione: Cipolloni, candidato a sua insaputa"

  1. Che vergogna. E pensare che solo pochi giorni fa si gridava al razzismo ed al sessismo. Invece sono bastati pochi giorni per capire come l’unico intento è quello di ripercorrere i tratti più bui della vecchia repubblica. Altro che civismo (di sinistra o di destra) questo è un puro e semplice “noismo”.
    E poi chi glielo dice al candidato di Castello che la signora punta al voto secco. Ma non si presentavano sempre insieme?

  2. Una considerazione: ad un attento sguardo le foto dicono più dell’articolo, senza nulla togliere alla professionalità della redazione (che ancora una volta si conferma essere l’unica degna di zona). Complimenti

  3. Tecnica usata in Calabria da parte di Famiglie molto legate al territorio .
    Ogni tanto importiamo qualcosa di buono..

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