L’esercito degli ex autisti: nessuno vuole passare a Tua e il Comune pensa ad una mega squadra lavori

Di mettersi al volante nessuno ne ha più voglia, o almeno non alle dipendenze di Tua, la società del trasporto unico abruzzese che dovrebbe mettersi alla guida dei bus di Sulmona, l’unica in tutto Abruzzo ad essere rimasta con la gestione diretta. Gli autisti attualmente in servizio sulle linee comunali, infatti, a quanto pare ci hanno ripensato e dell’ipotesi di cambiare datore di lavoro (dal Comune alla società regionale di scopo) non ne vogliono più sentire parlare. Inizialmente, in realtà, una metà di loro aveva deciso di essere assorbita dalla società regionale nell’ambito del lungo e articolato processo di esternalizzazione del servizio che a maggio dovrebbe finalmente essere concluso. Le lunghe trattative sindacali, con la previsione anche di consistenti aumenti (oltre 200 euro al mese in più in busta paga) per chi decideva di indossare la divisa di Tua, alla fine sono risultate inutili, perché alla vigilia del passaggio sembra che nessuno voglia più mettersi alla guida. Altro che clausole di salvaguardia, alla Valletta tengono molto più a salvaguardare il posto in Comune, che, più di Tua, probabilmente, è un “posto fisso” di Zaloniana memoria.

Sembra che a scoraggiare il passaggio, nonostante l’aumento, sia stata la prospettiva di dover lavorare per una società per azioni che, per quanto pubblica, certo non può tollerare che una reperibilità non sia reperibile o che una corsa venga saltata senza giustificati motivi. Che “Sulmona lo fa” per abusare di citazioni cinematografiche. In altre parole in Tua si viene pagati, ma si lavora e non si sgarra. E questo deve aver intimorito gli autisti sulmonesi.

Secondo la Uil, però, il ripensamento degli autisti al passaggio di casacca è dovuto sostanzialmente alla mancanza di garanzie: quella, innanzitutto, della sede di lavoro (che i dipendenti vogliono sia Sulmona) e quella delle proposte contrattuali prospettate. “Finora ci sono state solo proposte e ipotesi verbali e interlocutorie – spiega Claudio Incorvati della Uil – i lavoratori vorrebbero certezze sul tipo di inquadramento e le mansioni da svolgere prima che la delibera di esternalizzazione passi il vaglio del consiglio comunale”.

Al momento, così, dei quindici dipendenti del settore trasporti, quattordici categorie B e una categoria D, nessuno lascerà palazzo San Francesco. Anzi a palazzo San Francesco, ora, è iniziata la corsa ad occupare la posizione migliore. La più ambita è quella da usciere di Palazzo: calda, comoda e senza rischi. Ma, anche calcolando che nei prossimi mesi ci saranno due pensionamenti, non sarà facile piazzare e dare mansioni ai tredici restanti. Fatta esclusione della categoria D che potrà facilmente trovare collocazione come funzionario, infatti, gli altri profili non hanno grandi scelte.

Per loro, così, si prospetta il passaggio al settore manutenzione che, nel frattempo, tra una mobilità e una malattia, è rimasta con soli due addetti. L’ipotesi di creare una squadra lavori fornita come quelle di una volta, d’altronde, non dispiace all’amministrazione comunale che potrebbe affidare all’esercito degli ex autisti la cura del verde, il rattoppo delle strade, la pulizia dei monumenti.

Che qualcosa da fare si trova sempre, Zalone permettendo.  

10 Commenti su "L’esercito degli ex autisti: nessuno vuole passare a Tua e il Comune pensa ad una mega squadra lavori"

  1. Decespugliatore | 18 Aprile 2024 at 06:38 | Rispondi

    Squadra lavori subito. Il territorio versa in condizioni pietose. Si cominci dallo sfalcio dell’erba, pulizia caditoie e marciapiedi

  2. Licenziamento immediato!è questo che si fa quando una figura non serve.con una vita da autista cosa fai in manutenzione?

    • Decespugliatore | 18 Aprile 2024 at 07:40 | Rispondi

      Corso di formazione sull’uso di decespugliatori, soffiatori, tosaerba frazionati e passa la paura.
      PS. I navigator che fine hanno fatto???

  3. Concordo pienamente con il passaggio degli autisti ad altre mansioni. Non si può continuare a tener sempre conto dei diritti a scapito dei doveri.

    • GIUSTO è ORA CHE MANDIAMO SALVINI E GIORGIA MELONI A FARE I MANOVALI è ARRIVATO IL TEMPO CHE I PARASSITI SOCIALI INIZINO A GUADAGNARSI LA VITA E NO A MANGIARE SOPRA LE SPALLE DELLA GENTE, IN ALTERNATIVA? C’è SEMPRE PIAZZALE LORETO A MILANO

      • Se non provvedono le rispettive rappresentanze politiche locali di Giorgia Meloni e Matteo Salvini a segnalare questo commento, domani mattina inoltre personalmente la segnalazione presso i recapiti Istituzionali della Presidente del Consiglio e del Ministro Salvini.

  4. CACCO
    SPERO CHE TI QUERELINO PER IL TUO COMMENTO.

  5. Ma secondo voi un autista va tagliare l erba in un ente pubblico si vede che siete poco informati

    • Se non ci sono altri posti per il ricollocamento personalizzato di pari livello si procede a quello per categoria inferiore. In alternativa che si fa? Si passa al licenziamento per giusta causa.

  6. Gianni Mariotti | 19 Aprile 2024 at 08:06 | Rispondi

    È proprio vero i 5 stalle creano lavoro per tutti!!!!per loro prima di tutti e famiglie ……e pensare che la scatoletta di tonno se la sono magnata con tutta la latta …. W la prima repubblica…..

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