Se ne va la Panella, da ripensare la riorganizzazione della macchina amministrativa

Attende solo il nulla osta da parte del Comune, ma la sua partenza è ormai prossima. Probabilmente entro la fine del mese di settembre: Katia Panella, dirigente del settore Urbanistica, se ne va da Sulmona. Lascia la sua posizione di dirigente dopo nove anni a palazzo San Francesco per andare, in comando, come si dice tecnicamente, alla sede Inail dell’Aquila.
Non senza commozione, ma probabilmente con pochi rimpianti, vista la difficoltà che oggi c’è ad operare al Comune di Sulmona.
Con il trasferimento della Panella, però, si apre un’altra voragine nella macchina amministrativa di palazzo San Francesco che, ad oggi, è già fortemente sotto organico, compresa l’assenza del cosiddetto quarto dirigente.
Ma soprattutto la richiesta di trasferimento, “che dovrà essere valutata in base alle esigenze del Comune”, spiega l’assessore Cristian La Civita, rimette in discussione tutta la strategia che l’amministrazione comunale aveva in mente per riorganizzare la macchina.
Una divisione in quattro macro aree, nella quale si accorpavano lavori pubblici e urbanistica, si creava un settore dedicato alle manutenzioni, polizia locale, sicurezza e permessi vari (da affidare ad un dirigente da assumere a tempo determinato), un altro per il sociale e cultura (oggi affidato ad interim alla Sorrentino) e uno per bilancio e personale.
E’ chiaro che se al posto della Panella (laureata in legge e quindi impossibilitata ad avere i lavori pubblici) verrà preso in comando un dirigente ingegnere o architetto, lo schema è destinato a cambiare. Ovvero potrebbe essere non più necessario l’accorpamento di lavori pubblici e urbanistica.
Insomma un bel ginepraio dal quale si uscirà solo quando si saprà chi sostituirà la Panella, sempre che il Comune decida di concederle il nulla osta.
“L’obiettivo resta quello di avviare la riorganizzazione della macchina amministrativa entro novembre – continua La Civita – stiamo predisponendo tutti gli atti propedeutici per farlo, dalla rivisitazione del Rogus, al rinnovo del fondo dirigenti fermo al 1999. Questa richiesta ci scombussola un po’ i piani, ma cercheremo di trovare la quadra in tempi brevissimi”.

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