L’imbarazzo del parcheggio

Il termine imbarazzante è forse il più calzante, perché lo sguardo dei millecinquecento che questo fine settimana si sono recati alla stazione di Sulmona per salire sul treno a vapore della Transiberiana d’Abruzzo, parlava da sé. Per settanta euro di biglietto, d’altronde, ci si aspettava un’accoglienza un po’ più dignitosa: e invece, neanche per la festa a vapore, il piazzale antistante la stazione ha riaperto. Con i turisti viaggiatori costretti a fare lo slalom tra reti di cantiere e parcheggi inesistenti. Venerdì, in particolare, la concomitanza del treno a vapore con il giorno lavorativo, ha scatenato il caos nell’unico parcheggio disponibile, quello lungo il viale della stazione, visto che quello davanti non è ancora stato riaperto. Né si sa quando riaprirà, tanto più che ormai i rapporti tra Comune e RFI, in particolare con la ditta che ha in appalto i lavori, si sono fatti tesi. “Decine di solleciti e incontri – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Franco Casciani – non sono serviti a far riconsegnare il primo lotto e il piazzale. Dopo la proposta che ci è stata fatta di riaprire il parcheggio il 27 agosto scorso la mattina per celebrare l’ottantesimo del bombardamento e richiuderlo poi la sera, penso sia inutile continuare a trattare. Voglio vedere dove vogliono arrivare, chiaramente alla fine conteremo i danni”.

L’assessore, intanto, prepara il piano B, perché di questo passo potrebbero volerci ancora anni per riavere il piazzale. L’idea è così quella di ampliare il parcheggio lungo viale stazione, dove in questi giorni, e in particolare venerdì scorso, se ne sono viste di tutti i colori: auto parcheggiate sulle aiuole, in doppia e tripla fila. “C’è la possibilità di recuperare un’ampia area alle spalle dell’attuale parcheggio fino al fiume – spiega Casciani – che permetterebbe di raddoppiare gli stalli attuali. Quando riaprirà il piazzale davanti alla stazione lo si potrà usare per le soste brevi e quello sul viale, invece, per le soste lunghe e per l’accoglienza dei treni speciali. L’investimento non è eccessivo e comunque tornerà utile. Ci sto lavorando”.

Nel frattempo resta l’imbarazzo, non certo nella scelta del parcheggio.

12 Commenti su "L’imbarazzo del parcheggio"

  1. La foto del servizio non è quella attuale. Andateci ora, una foresta pluviale. Poi si parla di turismo, manco un decespugliatore e un soffiatore.

  2. la foto è di ieri ore 14,48

  3. “ Ninco Nanco deve morire “ | 18 Settembre 2023 at 08:41 | Rispondi

    Segnalazione fatta da tempo… e ricommentata, come da tanti altri peraltro, in occasione della funesta ricorrenza della “ zappata”.
    Il viale della stazione, il parcheggio, i marciapiedi tutti ridotti in condizioni pietose, senza nessuna manutenzione da anni… è difficile capire perfino dove girare per l’ingresso alla stazione, nessun cartello e nessuna indicazione… situazione molto pericolosa e degradante.
    I ritardi della riconsegna dei lavori del piazzale della stazione, non giustificano la mancata manutenzione da parte di chi di competenza di tutto il resto… i disagi maggiori sono dei viaggiatori abituali e dei pendolari che ogni giorno devono prendere i treni per recarsi al lavoro.
    Ma chi prima… e chi dopo… decideranno di trasferirsi altrove e abbandonare questa Valle matrigna.
    E gli studi del Dott. Aldo Ronci… lo certificano anno dopo anno, e sempre di più lo certificheranno nel futuro.

  4. Vogliamo parlare anche della Foresta che incombe sul primo tratto del Viale scendendo da Via Pescara?

  5. Se il degrado si limitasse solo alla stazione transeat,ma il degrado si è impossessato di tutta la città.La villa comunale abbandonata alle scorribande di ciclisti di tutte le età ,decine di ragazzini che giocano a pallone sollevando nugoli di polvere, sgambettamento di cani benché ne vige il divieto panchine rotte ,patrimonio arboreo ormai compromesso..I muri dei prestigiosi palazzi lungo il corso intrinsi di piscio di cane.Se ci si allontana dal centro ,marciapiedi impraticabili il verde delle piazze rionali ormai incolte
    e di colore giallo savana,Strade dissestate ecc.ecc.Sulmona città di cultura a vocazione turistica !!!!!

  6. Molti politici ma anche cittadini, commentatori di questo sito, parlano troppo spesso a sproposito di città del turismo.
    Il turismo di per se non è un settore ad alta produttività, cioè crea ricchezza poca per gli operatori ma non la distribuisce e non crea molti posti di lavoro e se li crea spesso sono di bassa qualità e mal pagati. Ciò significa che non si può puntare tutta l’economia di una città solo sul turismo. Peccato che con la nostra mentalità il resto lo abbiamo allontanato e spesso schifato. E le conseguenze economiche sono sotto gli occhi di tutti. E sorvolo sul fatto che a Sulmona il turismo non lo fa nessuno lo si subisce cioè vengono turisti che manco sappiamo e neanche sappiamo dove come quando è soprattutto perché..
    Ormai non siamo neanche più una città per i cittadini. Se hai la sfortuna dj essere madre o di avere un anziano non deambulante un disabile bisogna rassegnarsi alla totale invivibilita della nostra città. Neanche le basi della civile cittadinanza sono rispettate. Ormai siamo preda dell’incuria anche mentale di una macchina comunale che costa quasi tutti gli incassi e non porta nessun servizio aggiunto al cittadino. E questo con la complicità della politica tutta, vigili assensti per il centro, ufficio tecnico che manco verifica l’ordinario dei suoi bene (parcheggio docet) pass invalidi dati a persone o amici per fare passerelle per il corso (incuranti dei passanti o del passeggio ) o parcheggiare dove non si dovrebbe, lavori di manutenzione assenti al resto pensa la maleducazione di molti nostri concittadini. I pendolari tra mezzi sempre più rari per andare a lavorare devono anche affrontare il buio del,viale della stazione il parcheggio che pare una giungla i marciapiedi disastrati. E il bello che parlano di ciclabile. Vivere a Sulmona sarebbe il sogno di tutto se minimamente ci si degnasse di mantenerla decentemente, invece la gente non vede l’ora di scappare perché si vive male non ci stanno servizi la gente pensa solo a distruggere è mai a costruire si sa solo criticare e ognuno pensa ai fatti propri. Siamo al degrado economico cittadino culturale e morale totale. Da questo livello ci vorranno anni a risalire al confine con la decenza ma le persone che potrebbero cercare dj risolverete questa città non ci si impegneranno male per quel degrado culturale dei nostri cittadini che godono nel vedere distrutte e sputtanate le persone che si impegnano. Non restano che i mediocri e infatti a parte i turisti americani ormai della patria di Ovidio e Capograssi non rimane nulla siamo preda di mediocri e ignoranti. Altro che capofila della Valle Peligna siamo la cloaca della valle

  7. LU CARDIL A FATT A GABON DE L’ARRIC ALLAPPICC A CHIAVATIDRILL L’ARRUEC A CADREC AECT FRA A LU PIET AECT A LU PIET FORT FRA

  8. Com la bretella in costruzione (quella sì che procede a ritmo serrato) l’ampliamento del parcheggio non servirà più visto che l’utenza dell’attuale stazione sarà fortemente ridimensionata

  9. Si aumentiamo il parcheggio e quanti alberi verranno abbattuti per un parcheggio “provvisorio”? Inoltre il commento di Muort lo trovo pertinente.

  10. Cercasi Amministrazione con assessori appena più credibili……

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