L’incendio è doloso, sotto sequestro la scuola-cantiere

L’incendio è di origine dolosa, non ci sono quasi più dubbi. Anzi non ci sono proprio, anche se la relazione dei vigili del fuoco non è stata ancora depositata. Tre focolai distinti a distanza di trenta metri non possono essere un caso, non in una scuola chiusa, una scuola-cantiere che cantiere non è più e non è ancora.
Chi possa essere stato l’autore del rogo dell’altra sera nella scuola Lombardo-Radice, però, è un mistero che ora la polizia sta cercando di risolvere. Di certo c’è un complice: l’abbandono e l’indifferenza per l’ennesima scuola dimenticata. Una di quelle dove i lavori dovevano partire e concludersi in fretta, diceva la politica, prima da giugno a settembre, poi fino a gennaio, poi ancora non si sa quando e come sarà restituita.
A rafforzare la tesi del dolo non è solo la dinamica dell’incendio, ma anche il ritrovamento della possibile porta d’ingresso: all’inizio era stata ipotizzata la tesi del cortocircuito perché gli ingressi risultavano inviolati. E invece la polizia, alla luce del giorno, è riuscita a trovare una possibile “falla”: la finestra accanto alla scala antincendio sul versante di via Cornacchiola. E’ da lì che i piromani, siano essi ragazzacci, o malati o interessati criminali, sono entrati verosimilmente a metà pomeriggio per mettere fuoco a tre distinti cumuli di materiale per la coibentazione, materiale demolito dalle pareti e lasciato dentro al cantiere sospeso.
Un fuoco lento e non impetuoso, che ha impiegato ore, almeno tre o quattro, per trasformarsi in coltre densa di fumo e visibile all’esterno.
Con quell’incognita strana dell’impianto di allarme antincendio che non è partito, forse perché staccato nel piano superiore della scuola dove le micce sono state accese.
Già, ma da chi e soprattutto perché: il secondo rogo in una scuola abbandonata, prima era toccato  all’Itcg De Nino-Morandi, ora alla Lombardo-Radice e per il domani l’offerta delle scuole in attesa di lavori è ampia.
A partire dalla Masciangioli, i cui lavori, l’ultima solenne promessa, assicurava sarebbero partiti entro febbraio. Ma di ruspe al momento non se ne vedono.

Intanto la scuola primaria di via Togliatti andata a fuoco tre giorni fa è stata posta sotto sequestro: il tempo di concludere gli accertamenti, assicura la poliza. Speriamo, perchè un’altra lunga pausa del cantiere, oltre quella imposta dalla burocrazia (il progetto è ancora fermo al Genio civile), non è proprio quel che ci vuole.

1 Commento su "L’incendio è doloso, sotto sequestro la scuola-cantiere"

  1. Gigiola.Iannelli | 15 Febbraio 2018 at 15:35 | Rispondi

    Sono dispiaciuta di questo oltraggio ,doloso sicuramente,non solo,scolasticamente parlando, soprattutto per qugli alunni, tanti da me conosciuti,che increduli,di tale barbarie, stanno soffrendo vedendo la loro scuola oltraggiata,quando per loro è stata, o è ancora il posto sicuro dove socializzare,apprendere e anche divertirsi ,sotto la tutela amorevole delle insegnanti coordinate dalla preside e vigilati dai coordinatori, sempre indefessi nelle loro mansioni.!!!!!.

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