L’opposizione si spacca. In cinque contro i meloniani: “Ambizioni di entrare in maggioranza”

Se al posto della sacra aula consiliare a Palazzo San Francesco ci fosse un ring per risolvere gli sfoghi e le fratture tra i consiglieri comunali, ci si troverebbe difronte ad una royal rumble. Una rissa caotica. Tutti contro tutti, con colpi a tradimento ed alleanze estemporanee. La proiezione, tra sport ed entertainment, di ciò che accade, in versione politica ovviamente, dalle parti di via Mazara. L’ultima incrinatura è tra i banchi dell’opposizione, meno unita che mai. Civici e gruppo misto puntano il dito contro i meloniani Masci e Zavarella. I due commensali che sedevano a tavola con il sindaco Di Piero e gli esponenti della maggioranza (Febbo e Di Benedetto), nella cena pescarese dove sono stati pizzicati la scorsa settimana. Gli alibi e i tentativi di smorzare i toni, da parte dei due esponenti di Fratelli d’Italia, sono stati troppo blandi per convincere il resto della minoranza che dietro a quel banchetto non ci fossero trame politiche.

“Comprendiamo l’eventuale ambizione di Fratelli d’Italia di voler entrare a far parte dell’esecutivo – commentano Di Rocco, Santilli, Nannarone, Proietti e Di Rienzo -, con un Zavarella bis, così da suggellare una collaborazione, quella tra i meloniani e l’amministrazione, che da tempo va avanti, ben prima della cena di pesce”.

Una crepa ancor più marcata, perché la seconda freccia scoccata dall’arco del resto dell’opposizione è diretta contro Salvatore Zavarella. Lui, eletto nella coalizione civica di Andrea Gerosolimo, ed ex assessore che ha condiviso l’avventura dell’era Casini assieme a Franco Di Rocco (dalla cui mail proviene il comunicato a firma dei cinque consiglieri di minoranza) e Luigi Santilli. Insomma, un dardo avvelenato.

“Non tolleriamo però che Zavarella faccia affermazioni incomplete – rimarcano i cinque firmatari -. I consiglieri Masci e Zavarella, infatti, hanno dimostrato di aver intrapreso un percorso politico diverso declinando i numerosi inviti a sottoscrivere comunicati congiunti e isolandosi volutamente dal resto dell’opposizione. Dal canto nostro, preso atto della distanza che ci separa, abbiamo deciso di sollevare dall’imbarazzo i consiglieri di Fratelli d’Italia non invitandoli più a firmare comunicati contro la loro stessa maggioranza”.

Se l’opposizione è spaccata, non sorride di certo la maggioranza. Perché su quella cena, dove tra le portate si decideva il possibile allargamento ai meloniani, ci vuol vedere bene anche il Movimento 5 Stelle. I grillini vogliono risposte serie, come ribadisce Jacopo Lupi, per continuare l’avventura in maggioranza.. Parole del coordinatore pentastellato, e non del consigliere Angelo D’Aloisio, che rappresenta i 5 Stelle a Palazzo San Francesco. Altro punto sul quale fermarsi a riflettere, nel tramestio generale che rende il mese di luglio ancora più caldo a livello amministrativo.

16 Commenti su "L’opposizione si spacca. In cinque contro i meloniani: “Ambizioni di entrare in maggioranza”"

  1. Scusate ma oltre alla politica non possono essere anche amici ????

  2. Il fustigatore | 4 Luglio 2024 at 16:08 | Rispondi

    Amici di merende, appunto…..

    • Casomai di cene, le merende mi pare, così almeno per anni ci hanno raccontato gli ex esponenti della maggioranza ora minoranza organica con i civici, sono state appannaggio dei civici. A proposito di chi accusa altri di giravolte. Comunque sta cena si sta rivelando un capolavoro politico del sindaco che è riuscito a spaccare la minoranza e non il contrario.

      • Lei non deve avere chiara la differenza delle responsabilità tra maggioranza e minoranza, chi deve governare la città non è l’opposizione che si ritrova insieme per caso e non per scelta.
        Quegli ex di cui parla condannavano queste cene prima quando a governare erano altri e anche oggi dimostrando quella coerenza che altri è nello specifico il pd oggi non hanno.
        La minoranza era già spaccata tanto che sono mesi che fi non firma e da un po’ non viene invitata a firmare i comunicati, questa “paranza” ha solo cristallizzato una situazione che in troppi non volevano vedere.

        • Cosa non mi è chiaro e cosa invece lo è non spetta certo a lei stabilirlo.
          L’opposizione è vero si ritrova per caso infatti sono due minoranze venute fuori dalle elezioni, una delle quali però aveva apertamente, più o meno sostenuto al ballottaggio questo sindaco tanto da essere presente ai festeggiamenti per la Vittoria. E non ho letto indignazione da parte di nessuno.
          Però il condividere posizioni politiche e comunicati stampa sono una scelta, appunto politica, che gli ex consiglieri di maggioranza ora minoranza hanno compiuto fin da subito. E qui siamo nel campo dei fatti non delle opinioni. Quindi la sua affermazione è sbagliata a voler pensare bene. Quindi loro hanno scelto di condividere il percorso di opposizione con quelli che fino a poco tempo prima erano il male di questa città. Potevano essere minoranza per fatti loro come d’altronde spesso è successo e come succede ogni giorno in parlamento. Così abbiamo stabilito chi non ha chiara il confine tra minoranza per caso e minoranza per scelta.
          Sulle cene mi consenta di dissentire. È vero che le condannavano anche prima, salvo firmare comunicati al riguardo con chi quelle cene le faceva e le difendeva, ma onestamente alludere a chissà quali complotti o accordi per una cena che nascosta non era anzi. Ad ora non ha cristallizzato nulla vedremo. Ad oggi la cosa palesemente cristallizzata è la scelta politica degli ex maggioranza di fare opposizione insieme ai tanto odiati civici che voi fate finta di non vedere. E se vivete di illazioni e sospetti onestamente siete gli ultimi che potete sentirvi esenti dagli stessi quando i fatti rimangono fatti i comunicati stampa e le,posizioni politiche rimangono tali e le cene rimangono cene non nascoste non di soppiatto non imboscata e che ad oggi non ha prodotto nulla e probabilmente non produrrà nulla.

          • Io di sinistra parteggiavo per questa amministrazione ma ritengo che abbia tradito il mandato elettorale sia per le mere questioni amministrative che politiche.
            Gli ex e parte della minoranza fanno opposizione ritrovandosi su fatti concreti e non politici come la questione della gara per la mensa scolastica, il canile, le scuole, la pulizia e il verde pubblico, la questione cogesa, il pnrr, la mancata partecipazione nelle decisioni, le discussioni nelle sedi istituzionali e non in locali fuori Sulmona o negli studi privati, le nuove alleanze dopo le parole sul non brigare per il posto e la promessa di lasciare in mancanza di numeri, ecc… ecc….

          • Cittadino | 5 Luglio 2024 at 00:36 |

            Rispetto la sua opinione ma dissento, la minoranza e soprattutto quelli che lo sono diventati dopo essere stati maggioranza parlano di tutto ma poco di fatti concreti, e soprattutto di cose che interessano i cittadini. Sono i re indiscussi delle illazioni e nel sollevare sospetti ma ad oggi di tutti i polveroni sollevati non se ne è concretizzato nessuno. Quindi onestamente della loro opposizione, che servirebbe anche a proporre una alternativa m me ne faccio poco perché dei problemi dell città loro non parlano e se ne parlano lo fanno in chiave polemica e politica. La questione mensa non aveva nulla di concreto ma solo di strumentale infatti per mesi si è rischiato che non partisse il servizio visto che al bando aveva partecipato uno solo a cui poi sono stati costretti a riassegnarle. Poi hanno,dovuto cambiare il bando che è finito a uno di fuori, poi qualcuno spiegherà il cambio dei requisiti. Cogesa ci sta un processo vedremo ma su Cogesa dovrebbero rivolgersi a quelli con cui adesso vanno d’amore e d’accordo, a proposito di fatti. Sul verde pubblico la pulizia non mi risultano prese di posizione se non per polemizzare per il taglio degli alberi alla villa, taglio sacrosanto che è stato bloccato a 3/4 ma non ho letto proposte ma solo le solite polemiche inutili che certo non risolvono problemi. Le riunioni non nelle sedi istituzionali? E quali sarebbero? Poi detto da chi invece di partecipare al consiglio comunale stava al bar (è una sede istituzionale?) a fare l’apertitivo suona un po’ stonato. Così come a proposito di fatti concreti spiegassero perché su vicende anche ultime che toccano i cittadini loro non professano parola invece sprecano fiumi di inchiostro per una cena. Eppure di cose ce ne sarebbero da dire invece tacciono. E non facciamo i finti tonti visto che accordi con l’altra parte li ha fatti anche uno di loro quando si è candidato alla provincia sappiamo per conto di chi, e appena due mesi dopo essere stato eletto dall’altra parte. A proposito di studi privati e sedi istituzionali. Così per intenderci. Quindi evitino lezioni di coerenza che la coerenza manca da tutte le parti e invece di fare gossip facessero politica, cioè gestione della polis traduco, occuparsi dei problemi della gente e non delle polemiche sterili

          • Se per lei non sono problemi sentiti dai cittadini non so quali potrebbero essere perché toccano la vita di tutti.
            Le rispondo ancora solo su un altra questione, la mensa non aveva nulla di concreto? La questione concreta era il rispetto delle leggi che impongono di rifare la gara e di cambiare il bando come anche indicato dalla segretaria comunale durante un consiglio, per i ritardi seguenti dovrebbe chiedere a chi ha sbagliato e non ha fatto le cose come doveva, la legge che va sempre rispettata impone una gara aperta a tutti e deve prevedere pari possibilità per tutti, per la legge le aziende locali non hanno corsie privilegiate ma devono vincere le gare perché presentano una proposta migliore e rispondente a specifiche garanzie gestionali e economiche. Rispettare le leggi è un obbligo e una delle fondamenta del vivere civile.

          • Cittadino | 5 Luglio 2024 at 05:28 |

            dalla costituzione della nuova giunta si sono distinti per attacco assessore per post pro lega, attacco assessore perché revisore sostituto del,comune di L’Aquila e quindi uomo di biondi, per attacco a Ramunno perché aveva sostenuto Scoccia, ora per la cena di pesce. Se per lei questi sono problemi che taccano la vita di tutti allora abbiamo problemi evidentemente diversi e una diversa concezione dei problemi dei cittadini.
            Fare opposizione sollevando solo sospetti aizzando il sottile venticello della allusione per me non è fare politica ma altro che non risolve i problemi ma soprattutto è un modo inaccettabile di fare politica. Ma volendo usare lo stesso metodo che tanto amate chiedo quali interessi accordi e accordicchi, magari siglati nel famoso studio, sono dietro questo palese cambio di atteggiamento per cui quelli che erano il male assoluto della città, un cancro da estirpare, ora sono i compagni di questa avventura politica nei banchi della minoranza?

        • Invece è palesemente chiara la sua parte e per chi parteggia

          • Gatto silvestro | 4 Luglio 2024 at 21:32 |

            Tutta fuffa solo fuffa nient’altro che fuffa!!!

          • Invece io condivido e lei non avendo argomento l’unica cosa che fa e’ accusare di schieramento…. ovvio atteggiamento di chi non ha argomenti.

  3. C’è chi nasce tondo e c’è chi nasce quadro.

  4. Quindi a Sulmona tutti quelli che vanno a mangiare il pesce a Pescara “offendono” i ristoratori di pesce locali? O questo vale solo per le cene tra politici? Chiedo per un amico che si sente mortificato perché anche lui va a mangiare il pesce sulla costa

  5. Che pena la classe politica di questa città. Invece di pensare a fare cose che migliorino la città, continuano a farsi le marachelle e a litigare come i ragazzini, per soddisfare il loro ego e le loro carriere mancate. Che pena!

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