Mamma Lavora. Ruoli e difficoltà della donna che lavora nella tavola rotonda della Cisl

Si chiama Mamma Lavora l’appuntamento di oggi pomeriggio organizzato dalla CISL Abruzzo Molise e da FISTEL CISL alle ore 17 presso la sede CISL di via R. Bonghi n. 5 a Sulmona.

Per una riflessione su duplice ruolo della donna madre e lavoratrice o meglio sulle difficoltà che la donna può incontrare nel conciliare la vita familiare con il lavoro e che spesso la portano a dover scegliere tra l’una e l’altro. Una realtà che si fa fatica a superare e che oggi pomeriggio verrà affrontata da diversi punti di vista con interventi di donne pronte a condividere esperienze non solo professionali.

Dalla psicologa clinica Rona Musti a Carmen Amato avvocata e diversity manager, dalla coordinatrice per la parità di genere FISTEL CISL Abruzzo e Molise Valentina Di Bernardo alle rappresentanti della politica regionale, la vice presidente del consiglio Marianna Scoccia, la consigliera regionale Antonietta La Porta e la presidente della commissione pari opportunità della Regione, l’avvocata Maria Franca D’Agostino. Donne, madri ma soprattutto lavoratrici, impegnate nella politica come nel sociale, libere professioniste invitate per trattare un argomento sul quale tanto è stato detto ma troppo ancora resta da fare. A dirlo sono i dati che per le regioni Abruzzo e Molise registrano un gap occupazionale tra uomini e donne pari al 22% con un 66,5% di uomini lavoratori a fronte del 48,1% di donne; numeri che però non raccontano i tanti motivi per cui le donne “scelgono” di non lavorare o di non tornare a lavoro.

“Per molte donne il problema è la continuità lavorativa – spiega Antonietta Santavenere segretaria generale agg. FISTEL CISL – perché spesso con la maternità la donna decide di ridurre le ore di lavoro passando da 8 a 6 per arrivare anche a 4”. Sempre se il contratto è a tempo indeterminato, perché in caso di contratti a termine per la donna è ancora più difficile reinserirsi nel mondo del lavoro con una famiglia a carico, spiega Santanevere.

Restare a casa allora diventa una scelta quasi obbligata per molte donne costrette a ridurre il tempo lavorativo in cambio di ore da trascorrere in famiglia che poi significa con i figli perché, invece, il marito / padre a lavoro ci va. “In questo siamo rimasti indietro – continua il segretario generale aggiunto FISTEL – perché nel nord Italia quasi tutti i papà usufruiscono dei congedi parentali restando a casa con i figli mentre la mamma lavora”. Cosa ancora “strana” da noi dove sono pochi gli uomini che optano per una simile scelta con la conseguenza di crescere bambini che continuano a considerare normale l’assenza del papà al contrario di quella della mamma. Un aspetto che le sigle sindacali hanno voluto sottolineare a partire dal titolo dato alla tavola rotonda, quella mamma che lavora ancora oggi da molti considerata “assente non giustificata”, uno stereotipo duro a morire la cui sopravvivenza “dipende dalla società civile – aggiunge Antonietta Santavenere – perché se non cambia il contesto è difficile che cambino le scelte delle donne”.

Un contesto per il quale la politica può fare molto a partire proprio dalle donne chiamate a prendere decisioni che possono cambiare una realtà non più al passo con i tempi. “Con la speranza che le nostre rappresentanti politiche invitate alla tavola rotonda vogliano assumersi un impegno a sostegno delle donne” Anotnietta Santavenere invita tutti a partecipare all’incontro che sarà arricchito da un flash mob curato dalla scuola di danza di Laura Villanucci, dalla mostra Ritratti di donne con quadri e fotografie realizzate da artiste del territorio e dalla presenza dei Volontari Abruzzesi Sangue.

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